Home Calabria Ens e Uici restano senza “casa”. La consigliera regionale Amalia Bruni (Pd):...

Ens e Uici restano senza “casa”. La consigliera regionale Amalia Bruni (Pd): «Il sindaco Mascaro trovi una sede alternativa»

A Lamezia penalizzate le prestigiose associazioni Ente Nazionale Sordomuti e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

113
0

LAMEZIA TERME (Cz) – «Le sezioni territoriali di due prestigiose associazioni nazionali come Ens (Ente Nazionale Sordomuti) e Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), rischiano di rimanere senza “casa”.

Una probabilità che, se concretizzata andrà ad incidere negativamente sulla vita delle famiglie che da quelle realtà associative ricevono da anni supporto e servizi fondamentali. Una eventualità che la politica lungimirante e una amministrazione capace devono assolutamente evitare».

È quanto afferma la consigliera regionale del Partito democratico, Amalia Bruni.

«Se davvero nell’arco di un mese le associazioni ENS e UICI dovranno liberare i locali che da diversi anni ospitano le loro attività su Corso Nicotera, per consentire i lavori di riqualificazione dell’immobile, il sindaco Mascaro e la sua Giunta devono trovare una soluzione alternativa» – evidenzia Bruni -.

«La possibilità di riqualificare e mettere in sicurezza questa struttura attraverso un finanziamento ministeriale è sicuramente una opportunità che l’Amministrazione comunale doveva cogliere, ma non a discapito delle associazioni che in quei locali operano da anni, nella quotidianità della vita di persone con disabilità e famiglie che spesso dipendono da questi presidi per una buona qualità della vita».

«L’Amministrazione comunale non può non considerare i disagi che le sezioni territoriali di Ens e Uici dovranno affrontare rimanendo senza uno spazio fisico dove svolgere le proprie attività» – incalza ancora la consigliera regionale democrat -.

‘La politica è un gioco corto con una visione a lungo termine’, diceva Franklin D. Roosevelt: il sindaco Mascaro avrebbe già dovuto mettere in conto la necessità di prospettare soluzioni alternative, e garantire risposte adeguate alle associazioni coinvolte».

«Il Comune – conclude la consigliera regionale Amalia Bruni – ha il dovere politico, e morale, di prendere provvedimenti tempestivi e concreti per affrontare questa emergenza e garantire la continuità dei servizi essenziali offerti dalle associazioni Ens e Uici».