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Siulp, Sap, Siap, Coisp, Fsp e Silp-Cgil: «Giù le mani dal Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia»

I Sindacati di Polizia a muso duro contro i consiglieri comunali di Catanzaro Donato, Parisi e Veraldi

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VIBO VALENTIA – Le segreterie provinciali dei sindacati Siulp, Sap, Siap, Coisp, Fsp e Silp-Cgil difendono a spada tratta il Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia, replicando a muso duro ai consiglieri comunali di Catanzaro Donato, Parisi e Veraldi.

«Ci dispiace dissentire da quanto espresso dai consiglieri comunali di Catanzaro (Donato – Parisi – Veraldi) – spiegano in una nota i sindacalisti – ma il Reparto Prevenzione Crimine è patrimonio di Vibo Valentia e del suo territorio».

Lo affermano, in particolare, i segretari provinciali di tutti sindacati della Polizia di Stato: Siulp (Franco Caso), Sap (Francesco Franza), Siap (Domenico Palermo), Federazione Coisp (Rocco D’Agostino), Fsp Polizia di Stato (Roberto Bucca) e Silp-Cgil (Felice Apa), che a Vibo Valentia rappresentano la totalità dei poliziotti.

«Spostare il Reparto Prevenzione Crimine di 70km a Nord-Est, in una città che non vanta sicuramente di un’autostrada vicina e farlo per “far riconquistare alla città la centralità perduta” – denunciano – sarebbe un grosso errore».

«E poi, – continuano i segretari provinciali – è opportuno rammentare che, lo spostamento del Reparto Prevenzione Crimine, avvenuto nel luglio 2013 dalla sede di Rosarno a quella di Vibo Valentia, fu motivato dal Dipartimento della P.S. per “indubbi vantaggi in termini di resa operativa e di economia di esercizio”.

Premesso ciò, si auspica che a distanza di 10 anni non si voglia rinunciare a questi vantaggi ormai consolidati sul territorio in termini di sicurezza».

Sarebbe inoltre paradossale chiudere, in una provincia di frontiera e di lotta alla criminalità, qual è quella di Vibo Valentia, dove ancora “si aspetta” l’apertura del Commissariato di Tropea, un Ufficio di Polizia.

Per tali motivi – aggiungono i sindacalisti – si fa appello, ancora una volta, alla sensibilità dei politici di questa terra che, conoscendo bene le insidie dell’illegalità del territorio, saranno sicuramente in grado di tradurre il danno che si andrebbe ad arrecare qualora si chiudesse il Reparto Prevenzione Crimine a Vibo Valentia».

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