Il gruppo di opposizione

AMANTEA (Cs) – Il gruppo consiliare di minoranza, “Cambiamo rotta” conferma la solidità della maggioranza in carica e smentisce una propria “spallata” per mandare tutti a casa prima del tempo.

«“Un consigliere ha rimesso le deleghe, un altro chiede un rimpasto, ergo soffiano venti di crisi sull’amministrazione Pellegrino”. In tutta franchezza non capiamo il fervore con cui si tenta di accreditare queste voci, in un contesto di massiccia maggioranza numerica dell’amministrazione Pellegrino. È matematico che in un consiglio di 17 consiglieri, di cui 12 di maggioranza, per provocare una crisi non bastano 2 consiglieri critici», esordisce così la nota del gruppo “Cambiamo rotta”.

E, in tal senso, gli oppositori si chiedono: «Ci sono o ci fanno? Vogliono forse autodeterminarsi interlocutori senza averne titolo e spessore numerico? No, conoscono la matematica. E allora? Vogliono solo fare “ammuina”».

E, ancora: «Negli ultimi 3 mesi almeno 30/40 articoli, stesso numero di vignette satiriche e una gragnuola di post su fb hanno prodotto zero risultati. E questo dovrebbe bastare a chiarire come si gonfiano certe bolle e perché sono destinate a sgonfiarsi in mano a chi le ha alimentate con aria fritta. Ritornando alle fibrillazioni, da parte nostra si potrebbe considerare archiviato il problema, se non riguardasse anche uno dei consiglieri a noi più vicini e sempre disponibile al dialogo, l’arch. Arturo Suriano». 

Suriano «è da noi apprezzato per suo generoso impegno, perché è un idealista, perché è sensibile alle sorti della città ed anche perché è trasparente e profuma di bucato. Lui ritiene necessario un rimpasto ma ci è sembrato di capire che il Sindaco, in una recente intervista, non abbia manifestato contrarietà di principio se ciò dovesse rafforzare e migliorare la squadra».

È evidentemente «un problema interno alla maggioranza e la relativa soluzione dovrà scaturire dall’interno della maggioranza medesima. Va aggiunto che certe decisioni vanno argomentate, soppesate e condivise nelle sedi appropriate e non in piazza. Qualcuno addirittura amplia lo scenario ipotizzando un terzo consigliere critico e auspica un fronte con i consiglieri di “Cambiamo Rotta” per dare la spallata necessaria a far cadere l’amministrazione».

È la conferma «della scriteriata voglia di fare ammuina anche ricorrendo a palesi falsità a danno di ignari consiglieri. Si tratta in questo caso del consigliere Perciavalle, giovanissimo delegato allo sport, che è stato costretto a una pubblica smentita di chi, seppur usando il condizionale, aveva ipotizzato dubbi sulla sua permanenza nella maggioranza. Questo la dice lunga sulla schiatta di agit prop di paese che si illude di sfuggire all’oblio e vorrebbe vanamente accreditarsi come classe dirigente capace e in grado di subentrare all’amministrazione Pellegrino».

E, ancora: «Sono stati commessi errori e ci sono stati ritardi in parte scusabili con la carenza di personale negli uffici. Permane il grave problema della situazione finanziaria di cui finalmente si ha piena coscienza, che deve essere la priorità delle priorità e la sua soluzione passa in primis attraverso la riscossione dei tributi e di quelli più cospicui ancora prima. Dato il contesto sarebbe quindi da irresponsabili lasciarsi adulare dalle melodie delle berte».

“Cambiamo rotta”, quindi, ribadisce «noi non sosterremo salti all’indietro. Il Sindaco Pellegrino non può e non deve abbassare la guardia o ridurre l’impegno nell’affrontare il problema finanziario. È quello il problema che può e deve rendergli insonni le notti. Se in futuro dovesse perdere la testa o essere vittima di senilità precoce…allora sapremo determinarci».

Infine: «A occhio i malpensanti dovranno aspettare. Il nostro primo auspicio è che in questo lasso di tempo possano emergere giovani cittadini, professionisti, imprenditori, uomini e donne del terzo settore, che abbiano voglia di mettere a disposizione della città le proprie competenze ed il proprio impegno e che siano disposti a misurarsi alle prossime elezioni per prenderne la guida. Il secondo auspicio, che implica il nostro impegno di vigilanza, di controllo e di stimolo dell’attuale amministrazione, è che sia fatto il massimo possibile per lasciare l’ente con i fondamentali strutturalmente riequilibrati».

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