COSENZA – Le organizzazioni sindacali Nursing Up (Andrea De Cicco), Cisl (Giuseppe Bonasso) e Cgil (Pamela Bevacqua) segnalano ancora una volta la grave carenza di personale sanitario all’ospedale Annunziata di Cosenza che ha portato nel tempo e non solo con la pandemia all’accorpamento di più reparti.
Si starebbe registrando, infatti, a detta dei sindacati, un fuggi-fuggi generale dalle corsie dell’Ospedale bruzio. Dalla serie “Si salvi chi può”
Le problematiche sono state portate più volte all’attenzione del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera, Vitaliano De Salazar, ma le risposte, ad oggi, sono considerate del tutto «deludenti».
«Una vergogna – denunciano le organizzazioni sindacali cosentine – che riverbera impietosamente nei lea più scarsi che si registrano a livello nazionale. Un disastro che comincia nella prima linea dell’Annunziata ormai diventato l’approdo dei malati di tutta la provincia. Per non parlare dell’esasperazione dei pazienti e dei numerosi episodi di aggressione verso i dipendenti, che devono destreggiarsi, per non subire la rabbia dell’utenza ormai stanca.
I sanitari sono vittime di un sistema ormai malato, vale a dire “oltre al danno anche la beffa”
Liste d’attesa infinite e carenza di personale riducono l’Ospedale di Cosenza in un perenne codice rosso!
I sintomi sono diversi: finanziamenti insufficienti, carenza di personale, mancata programmazione, incapacità di limare i divari e un’inesorabile avanzata del settore privato.
Tutte queste cose ricadono sulla pelle dei pazienti, che spesso sono costretti a liste d’attesa infinite, ad andare in altre Regioni per ricevere le cure, a spendere una fortuna oppure, in alternativa, a rinunciare totalmente alla cure.
Come se non bastasse, nonostante la richiesta di chiarimenti, l’Azienda ad oggi non garantisce l’applicazione di tanti istituti contrattuali, indennità previste dal Ccnl 2019/2021 comparto sanità e certificazione dei fondi analitici con relativa delibera.
Per non parlare della richiesta d’intervento all’Ispettorato del Lavoro: sono passati più di due mesi ma l’Organo Ispettivo Territoriale, non è intervenuto!
Certo, per quanto riguarda i tempi d’intervento, dipende dal carico di denunce ricevute, ma stiamo parlando del disagio che vivono i dipendenti di un Ospedale Hub, come quello di Cosenza (essendo la provincia calabrese più estesa sul territorio, la quinta provincia in Italia e seconda del Sud) che è in ginocchio
“La crisi sta raggiungendo il punto di non ritorno tra l’indifferenza di tutti pur sapendo che il diritto alla tutela della salute non è garantito”, denunciano le segreterie aziendali, nelle persone di Andrea De Cicco, Giuseppe Bonasso e Pamela Bevacqua.