CATANZARO – Il presidente del consiglio comunale, Gianmichele Bosco si è detto fortemente contrario alla realizzazione del Centro di permanenza e rimpatrio a Catanzaro.
«Da giorni si discute della realizzazione del Centro di permanenza e rimpatrio a Catanzaro, senza minimamente tenere conto che la storia recente ci dimostra come i Cpr siano buchi neri in cui si verificano continue e gravissime violazioni dei diritti fondamentali dei migranti trattenuti».
La contrarietà è dovuta «per ogni Cpr, ovunque esso venga realizzato. Si tratta di un modello che provoca veri e propri lager. I CPR non sono altro che carceri a cielo aperto, dove uomini e donne vengono private della loro libertà in condizioni spesso degradanti».
La loro esistenza «è in contrasto con i principi di umanità e di rispetto dei diritti umani che dovrebbero essere alla base di una società civile. Le politiche di respingimento e di criminalizzazione dei migranti non solo sono inefficaci, ma causano solo sofferenza e marginalizzazione».
Bisogna, invece «investire in un sistema di accoglienza dignitoso e solidale, che permetta a queste persone di integrarsi nella nostra società. Considerando quindi il fenomeno migratorio non come una piaga, ma come un passaggio necessario verso una società sempre più multiculturale. Come, del resto, la Festa dei Popoli dello scorso settembre ci ha insegnato: Catanzaro è solidale, e non saranno i tentativi del Governo a toglierle questo suo slancio».
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