AMANTEA (Cs) – La consigliera comunale di minoranza, e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna chiede ulteriori chiarimenti al sindaco Vincenzo Pellegrino in relazione al rischio frane su via Indipendenza e Parco della Grotta. Una richiesta dettata dalle dirette web del primo cittadino molto contraddittorie tra loro.
In particolare, per come evidenziato dalla Di Tanna, era stata presentata anche una interrogazione sulla necessità di chiarimenti sulla situazione relativa alla chiusura di via Indipendenza e al grave dissesto idrogeologico che insiste anche sulla zona del Parco della Grotta», ma ad oggi ancora nessuna risposta è giunta in merito.
«Fino a poco tempo fa per il sindaco il rischio di frana era altissimo e per fare i relativi lavori di messa in sicurezza ci volevano tempi lunghi per trovare i quasi 2 milioni di euro necessari. Negli ultimi tempi, invece, lui stesso promette di risolvere il problema velocemente con un rete metallica come a Coreca. Nel frattempo già affida direttamente a due tecnici la progettazione per i lavori di riqualificazione del Parco».
Due incarichi che costeranno al Comune di Amantea oltre 150mila euro
Ad ogni modo, per quanto concerne l’interrogazione presentata dalla consigliera di minoranza l’8 marzo 2024 – al segretario generale, al sindaco,, al responsabile dell’ufficio tecnico, al presidente del consiglio comunale e per conoscenza al Comando Guardia di finanza – vengono chiesti chiarimenti sulla “chiusura via Indipendenza, lavori di rinforzo e messa in sicurezza del costone roccioso; rischio dissesto idrogeologico, relazioni geologiche; chiarimenti in merito ai diversi affidamenti diretti per progetti di riqualificazione della Grotta”.
Esaminiamo nel particolare i tre punti
1) “Caso” chiusura via indipendenza, lavori di rinforzo e messa in sicurezza del costone roccioso: la consigliera, chiede al sindaco di «chiarire per iscritto e con atti documentali quali siano state le azioni messe in atto per reperire i circa 2 milioni di euro necessari per i lavori di rinforzo e messa in sicurezza del costone roccioso a rischio distacco che fino ad oggi, da un anno a questa parte, ha paralizzato l’intero centro storico e di cui egli stesso ha parlato sia nell’ultimo consiglio comunale che nell’ultima trasmissione in diretta su zippa29. Come sostenuto dal sindaco i suddetti lavori si ritenevano non solo necessari, ma imprescindibili per la sicurezza sia della zona su cui insiste il costone a rischio di ulteriore possibile distacco, come da relazione geologica che, a detta del primo cittadino, evidenzia una percentuale di rischio altissima, quasi dell’80%, sia per la sicurezza di tutti i cittadini».
Oggi «in diversi incontri effettuati da rappresentanti della giunta nel centro storico e da sopralluoghi effettuati nella giornata di ieri, 7 marzo 24, da parte dell’assessore gagliardi e di altri tecnici, invece, le cose sembrano cambiate: adesso il rischio altissimo è sparito e così la necessità di lavori di tale alto profilo tecnico da richiedere cifre esorbitanti”.
Adesso invece “si potrebbe addirittura intervenire con facilità e in tempi brevi ed operare un semplice rinforzo della parete con un intervento di messa in opera di una rete di protezione simile all’intervento effettuato diversi mesi fa in località Coreca”.
E’ evidente “una incredibile discrepanza tra quanto sostenuto dal sindaco nemmeno un mese fa su zippa e quanto proposto oggi dall’assessore Gagliardi, ma anche dal delegato Suriano: prima servivano 2 milioni di euro che avrebbero richiesto tempi lunghissimi per la riapertura di via Indipendenza ed ulteriori disagi per tutti coloro che vivono ed operano nel centro storico di Amantea per essere messi in sicurezza – adesso basteranno poche centinaia di migliaia di euro per posizionare la rete di contenimento».
Non si poteva «fare prima, quando noi chiedevamo un tavolo di confronto per trovare le soluzioni migliori per non danneggiare i nostri cittadini? Ora i rischi eccezionali di cui il sindaco ha parlato fin troppo sono svaniti nel nulla tanto da permettere un intervento di contenimento leggero? Chiediamo chiarezza. Ho sollecitato questa maggioranza più volte ad operare per un intervento di contenimento del rischio al fine di riaprire via Indipendenza al traffico e venire incontro alle esigenze di tutti quei cittadini, quegli operatori turistici ed economici che vivono il centro storico e che, in taluni casi, sono stati costretti a chiudere le proprie attività (vedi le Clarisse) e non ho ottenuto risposte. Ora chiedo che il sindaco spieghi all’intero consiglio comunale e a tutti i cittadini sulla base di quali relazioni tecniche e geologiche può affermare che il semplice allocamento di una rete metallica di contenimento possa bypassare l’altissimo rischio di ulteriori possibili frane evidenziato dalla relazione geologica tanto da lui stesso citata come deterrente in tutti questi mesi in cui via Indipendenza è rimasta chiusa al traffico. chiediamo altresì alla responsabile dell’u.t. del Comune di Amantea, Morelli, anche in qualità di tecnico, di rispondere alle medesime richieste”.
2) Rischio dissesto idrogeologico, relazioni geologiche: «il gruppo “Per Amantea” chiede per la seconda volta (la prima era stata fatta con richiesta urgente in data 18 dicembre 2023) le relazioni geologiche a sostegno delle dichiarazioni del sindaco pellegrino sul “riferito” rischio altissimo di frana – relazioni peraltro mai consegnate ne’ da lui condivise con il consiglio comunale».
3) Chiarimenti in merito ai diversi affidamenti diretti per progetti di riqualificazione dell’area della Grotta: «il Parco della Grotta di Amantea è chiuso da un anno e mezzo. L’ultima apertura fu a Natale 2022 momento in cui la giunta permise il suo utilizzo per le festività natalizie e il capodanno in villa con musica ad alto volume organizzato dal delegato Campanella».
E, ancora: «Fui proprio io a sottolineare il pericolo di utilizzo del Parco a poco tempo dalla frana avvenuta su via indipendenza e mi fu risposto che ero esagerata, salvo poi però chiuderlo immediatamente dopo e fino ad oggi per il pericolo franoso di significativa entità sbandierato dal nostro sindaco e dalla sua giunta».
Ad oggi questa giunta «si appresta a spendere circa 140.000 euro per lavori di riqualificazione di un luogo che è stato anch’esso sottratto alla cittadinanza con la scusa del fortissimo rischio frana che ha letteralmente bloccato la vita di un intero quartiere. Non si poteva fare prima? Cosa è cambiato? Spendiamo soldi pubblici senza spiegare ai cittadini cosa sia intervenuto in modo tale da cambiare improvvisamente le sorti del Parco, le condizioni di sicurezza e le posizioni di questa amministrazione in merito. Le condizioni di sicurezza sono cambiate realmente? Quali sono i documenti che attestano ciò? Vista l’attenzione posta nel non superare i 140.000 euro per non incorrere nella necessità di effettuare una gara pubblica, chiedo di sapere con quale criterio lo “spacchettamento” della cifra totale sia stato effettuato solo in due tranche e non in più tranche da affidare a più tecnici».
stefaniasapienza@calabriainchieste.it