CETRARO (CS) – Il coordinamento politico Cambiamo Cetraro, gruppo che sostiene la maggioranza consiliare guidata dal sindaco Ermanno Cennamo, assente per gravi motivi di salute, fa quadrato e replica a muso duro alle pesanti accuse lanciate dal commissario locale di Noi Moderati Cetraro, Pino Losardo, al vicesindaco Tommaso Cesareo.
«É inaccettabile e incivile l’attacco del partito “Noi Moderati” al vicesindaco – tuona Cambiamo Cetraro in una nota stampa – che in consiglio comunale si era limitato a riproporre l’esigenza di un dialogo collaborativo al fine di affrontare, in questa fase delicata, dovuta all’assenza del sindaco i complessi problemi della comunità.
Un appello all’unità «lanciato dal sindaco e ripreso dal vicesindaco nella massima assise comunale» di cui Cambiamo Cetraro, alla luce della particolare situazione politico istituzionale del paese ne «ribadisce la validità, volendo sottolineare la necessità di costruire una coesione con i riflettori accesi sull’interesse primario della comunità.
Purtroppo- sottolinea il movimento – abbiamo registrato reazioni politiche da parte delle minoranze, che vanno esattamente nella direzione opposta.
E’ inusuale l’atteggiamento assunto dalle altre minoranze che hanno vanificato lo sforzo dell’attuale maggioranza di costruire percorsi collaborativi nel rispetto dei ruoli».
Cambiamo Cetraro tra le varie problematiche da risolvere sottolinea, in particolare, «l’emergenza finanziaria la cui responsabilità riguarda prevalentemente il periodo compreso tra il 2016 e il 2019 così come certificato dalla Corte dei conti.
Su questa specifica tematica – evidenzia il gruppo – è auspicabile che le minoranze con senso di responsabilità se ne facciano carico ed assumano posizione costruttive e coerenti nella massima assise comunale.
Ci saremmo aspettati uno spirito di solidarietà reale – conclude Cambiamo Cetraro – in considerazione della delicata fase che impedisce al sindaco di partecipare alla vita politica e amministrativa e avremmo preferito una tregua costruttiva, evitando strumentalizzazioniche sicuramente non contribuiscono a consolidare il prestigio della politica e a favorire il dialogo tra maggioranza e minoranza».
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