CETRARO (Cs) – Dopo l’approvazione in consiglio regionale la Scogliera dei Rizzi di Cetraro entra ufficialmente a far parte del Parco Marino regionale “Riviera dei Cedri” insieme ai Fondali di Capo Tirone di Belvedere marittimo.

La modifica per l’ampliamento del Parco marino Riviera dei Cedri, con l’inclusione della Scogliera dei Rizzi di Cetraro, tra i luoghi più belli e affascinanti della Calabria, è stata portata avanti dalla consigliera regionale Pasqualina Straface, su impulso del vicesindaco di Cetraro, Tommaso Cesareo, che avendo avuto rassicurazioni sulla fattibilità del progetto, lo aveva già annunciato lo scorso anno ai suoi cittadini.

«Dopo quasi due anni di lavoro l’obiettivo è stato centrato. La “Scogliera dei Rizzi” è tra i gioielli del Tirreno cosentino insieme all’isola di Dino, l’Arcomagno, l’isola di Cirella e lo scoglio della Regina – commenta il vicesindaco Cesareo – Un caloroso ringraziamento alla consigliera Pasqualina Straface per aver condiviso e supportato questo mio progetto. È per me una grande soddisfazione aver raggiunto questo obiettivo».

Vorrei sommessamente dire che sbaglia chi ritiene che le aree protette, sia marine che terrestri, ostacolino lo sviluppo turistico a causa dell’impostazione di divieti che allontanerebbero i turisti – spiega Cesareo – Questi ultimi, infatti, sono sempre alla ricerca di zone pulite e meno contaminate.

Inoltre i Parchi hanno anche la funzione di selezionare i visitatori, in quanto chi non possiede la sensibilità per una corretta fruizione dell’ambiente , come coloro che abbandonano rifiuti ovunque o sfrecciano ad alta velocità con le moto d’acqua a breve distanza dalla costa, sarà tenuto fuori dalle aree protette.

Si potranno effettuare attività nel rispetto dell’ ambiente come il nuoto, la semplice visione del fondale marino con maschere dalla superficie (snorkelling),  il surf, la vela e persino concerti di musica classica in acustica (recenti studi scientifici hanno dimostrato che la musica classica migliora il battito cardiaco degli uccelli).

Si potrà fare, infine, educazione ambientale – conclude il vicesindaco Cesareo – consentendo la libera circolazione dei visitatori ai quali si faranno conoscere (con forme di geo turismo) da vicino splendide realtà.

L’emendamento al testo della proposta di legge n. 216/XII, di iniziativa dei consiglieri regionali Mannarino, Caputo, Graziano e Molinaro, riguarda: “Modifiche e integrazioni della legge regionale 21 aprile 2008, n. 9 (Istituzione del Parco Marino Regionale “Riviera dei Cedri”)” – Inclusione delle Zsc (Zone speciali di conservazione) “Fondali di Capo Tirone” e “Scogliera dei Rizzi” nell’area del Parco Marino Regionale “Riviera dei Cedri”.

“L’emendamento – si legge nella relazione – si rende necessario al fine di garantire una maggiore tutela e una corretta fruizione, nell’ambito del redigendo piano del Parco Marino regionale “Riviera dei Cedri”, delle due Zsc “Fondali di Capo Tirone” e “Scogliera dei Rizzi”.

Ciò, in considerazione del particolare pregio degli habitat prioritari presenti nelle due Zsc (1120 – Posidonia o., 1170 – scogliera, 8330 – grotte marine, 1240 – scogliere con vegetazione delle coste mediterranee, 5210 – Matorral arborescenti di Juniperus spp., 5320 – formazioni basse di euforbie, vicino alle scogliere) e delle specie associate.

La proposta di emendamento approvata dal consiglio regionale non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Al testo dell’emendamento all’art. 2, dopo le parole: “Per quanto concerne l’ampliamento del perimetro parco ai tratti di costa, la presente proposta prevede di estendere l’area di tutela all’area marino costiero prospicenti la Zsc Fondali Isola di Dino-Capo Scalea che ricomprende la grotta dell’Arcomagno e lo Scoglio dello Scorzone ed all’area marino costiero della baia di Carpino – Ajnella collocata a sud ed in continuità con la suddetta Zsc”, occorre aggiungere: “Inoltre, il Parco Marino Riviera dei Cedri, comprenderà anche le aree delle Zsc “Fondali di Capo Tirone – IT9310033” e “Scogliera dei Rizzi – IT9310038”».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it