CETRARO (Cs) – Minoranze consiliari del Comune Cetraro di nuovo all’attacco contro l’amministrazione comunale a guida Ermanno Cennamo contestando, in particolare, la politica finanziaria dell’ente.
I consiglieri comunali di minoranza Giuseppe Aieta (Azione), Massimiliano Vaccaro (Italia Viva), Benedetta Saulo (Psi), Angelo Aita (Progetto Sviluppo), tranne Noi Moderati, in una nota stampa congiunta accusano l’esecutivo di voler trascinare la città inesorabilmente verso il dissesto finanziario «a causa di amministratori superficiali e incapaci».
«Non si può commentare diversamente il documento sottoscritto dal coordinamento e dal gruppo consiliare di maggioranza, che si avventurano in spericolate, false e contraddittorie difese di azioni e comportamenti politici ormai noti a tutti, che hanno portato la città al fallimento, non solo sul piano economico-finanziario, ma anche sociale e culturale.
Con tale documento la maggioranza, ormai in stato confusionale, sconfessa (per l’ennesima volta) il vicesindaco, che nell’ultimo consiglio comunale, a nome della maggioranza, aveva proposto un coinvolgimento diretto delle minoranze per la risoluzione dei problemi difficilissimi della città.
Non è finita qui – incalzano i quattro consiglieri di minoranza – La maggioranza, per giustificarsi, addirittura, addossa al vicesindaco Cesareo e ad altri tre elementi di spicco dell’attuale maggioranza: Falbo, Luciani e Spaccarotella (tutti consiglieri ed assessori anche nel periodo 2016-2019), la responsabilità dell’attuale emergenza finanziaria».
Per sostenere tale tesi «il documento di Cambiamo Cetraro, infatti, fa riferimento a presunte certificazioni della Corte dei conti (di cui però non c’è traccia) che farebbero risalire alla legislatura Aita la crisi finanziaria».
Insomma, «al peggio non c’è proprio limite pur di addossare ad altri la responsabilità di una crisi finanziaria imputabile, solo ed esclusivamente, all’attuale amministrazione che ha intrapreso, in maniera inopportuna ed illogica, la deleteria strada del predissesto.
Ciò che sconvolge e meraviglia ancor più – conclude la minoranza – anche della mancata risposta all’invito fatto dalle minoranze, è però il maldestro ed inqualificabile tentativo di utilizzare in maniera strumentale situazioni di estrema sensibilità, per tentare di nascondere una condotta amministrativa sciatta, superficiale ed irresponsabile che peserà sulla città per i prossimi decenni».
fiorellasquillaro@calabriainchieste.it