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Calabria Verde, l’assemblea dei lavoratori ex precari a San Giovanni in Fiore

Approvata l'idea di avviare un percorso di formazione di questi lavoratori che possa renderli operativi per la prossima campagna antincendi

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SAN GIOVANNI IN FIORE (Cs) – Si è tenuta presso la camera del lavoro di San Giovanni in Fiore l’assemblea dei lavoratori dell’ormai ex precari delle legge 15/2008 che verranno utilizzati dall’azienda Calabria Verde.

Alla presenza del segretario Generale della Flai Cgil di Cosenza Giovambatttista  Nicoletti, dei rappresentanti locali Maria Grazia Cortese, Antonio Romano e Biagio Marra.

L’assemblea esprime «soddisfazione rispetto ad un possibile recepimento da parte dell’azienda e del suo direttore generale Giuseppe Oliva, della proposta delle oo.ss, ad avviare un percorso di formazione di questi lavoratori/trici che possa renderli operativi per la prossima campagna antincendi, iniziando nel mese di aprile.

Qualora l’azienda concretizzasse l’utilizzo anticipato, evidenzia una sensibilità anche in funzione del fatto che molti lavoratori/trici sono monoreddito e non percepiscono salario da dicembre 2023.

Ovviamente sono molti i dubbi, sollevati, anche perché per tanti sarà la prima volta che verranno utilizzati, avendo come punto di riferimento un contratto nazionale di lavoro.

Questi lavoratori/trici, artefici di anni di lotta e di rivendicazioni, si avviano ad un percorso di salvaguardia e valorizzazione delle aree montane come sancito dall’art. 44 della costituzione.

In questo ambito il patrimonio boschivo calabrese costituisce una risorsa preziosa di riequilibrio ambientale ed un fattore economico e di sviluppo e aggiungiamo di mantenimento delle popolazioni nelle aree interne.

Si è raggiunti non un traguardo, ma un nuovo punto di partenza, che vedrà impegnata la Flai e le altre organizzazioni sindacali di categoria, a trattative mirate al miglioramento delle condizioni lavorative, per questo nell’assemblea è stato più volte rivolto l’invito all’unità di intenti abbandonando l’idea di legarsi a promesse facili di qualche avventuriero.

Il confronto democratico e diretto con i lavoratori/trici è la metodologia che la Flai predilige, e riteniamo questi gli strumenti della crescita complessiva del movimento. Ovviamente vigileremo sui percorsi evitando che a prevalere non sia il merito ma i rapporti amicali o conviviali».