PAOLA (Cs) – L’Amministrazione comunale – per il tramite degli uffici della Polizia municipale locale – ha “disegnato” le ennesime strisce blu sul corso principale del Paese, sottraendo ulteriori parcheggi liberi ai cittadini.
Ed in centro monta la protesta. In tanti, cittadini e commercianti, hanno scritto a Calabria Inchieste, riassumendo il tutto in una nota congiunta.
«Viene da chiedersi dove stia la novità, atteso che ogni anno gli stalli blu di sosta si aggiungono numerosi lungo il percorso viario cittadino, esaurendo voracemente ogni spazio ancora non tassato e disponibile per tutti quegli umili cittadini che non possono godere gratuitamente degli stessi in quanto non sono invalidi, non sono donne incinte, non possiedono auto elettriche e – ahimè (già – lo si ribadisce per l’Amministrazione comunale – ancora ne esistono!) – non hanno neppure soldi da regalare a macchinette segna-tempo, posizionate per implementare le magre casse municipali.
Orbene, la novità nei nuovi stalli di sosta a pagamento si rinviene nel tenore della delibera della giunta municipale che li prevede.
Ci si riferisce al provvedimento n. 18 del 09.02.2024, con cui vengono istituiti i nuovi parcheggi a pagamento su strisce blu, così giustificandone la costituzione e la collocazione:
1) esigenza di consentire a tutti di parcheggiare a rotazione;
2) migliorare la circolazione stradale soprattutto nei periodi estivi per l’intenso flusso turistico;
3) ridurre il fenomeno delle soste vietate a salvaguardia del decoro urbano. Va da sé che appare evidente che la suddetta delibera non garantisca affatto a “TUTTI” di parcheggiare, ma riservi tale possibilità soltanto ai più abbienti!
Così come risulta paradossale oltre che altamente fantasioso (quali sono gli intensi flussi turistici a Paola?) che la cittadinanza tutta sia privata di parcheggi liberi per l’intero anno al solo scopo di permettere di parcheggiare ai turisti durante l’estate….
In ogni caso, si fa rilevare che, dopo la costituzione dei nuovi parcheggi a pagamento, nel centro di Paola il traffico risulta ancora più “indecoroso” in quanto le macchine che prima trovavano posto sugli stalli bianchi, ora – per evitare di pagare la relativa tassa – rimangono regolarmente in doppia fila in attesa che i loro guidatori o gli altri occupanti il veicolo sbrighino le loro incombenze.
Dalla sopra specificata delibera si evince comunque un dato allarmante, peraltro facilmente verificabile: la P.A. paolana ha evidente necessità di ripetizioni algebriche.
Gli stalli di sosta da istituire e realizzare sarebbero dovuti essere otto, mentre quelli concretamente disegnati sono dieci.
Certo, due stalli a pagamento in più – per quanto illegittimi – determinano maggiori introiti per il Comune. E il povero cittadino inerme rimane a guardare, senza potersi difendere dalla protervia decisionale del podestà di turno».