REGGIO CALABRIA – «Soddisfare al meglio la domanda di sosta, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente urbano, migliorando il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso un razionale utilizzo del territorio».
È questo uno degli obiettivi perseguiti dalla Giunta comunale di Reggio Calabria, presieduta nella giornata di ieri dal Vicesindaco Paolo Brunetti, che ha deliberato una serie di misure tese a disciplinare la sosta migliorando la mobilità pedonale.
In primo luogo è stata disposta la proroga, fino al 31 marzo 2025, per i veicoli full hybrid elettrici e a idrogeno, dell’esenzione dalla tariffa di pagamento (fatte salve le sole spese di segreteria), estendo il beneficio anche a tutti i cittadini non residenti nella Città metropolitana di Reggio Calabria.
È stata poi disposta la proroga, sino al 31 marzo 2025, per i veicoli hybrid, mild hybrid, a metano e Gpl, della tariffa agevolata che viene ulteriormente ridotta a 200 euro l’anno, per i cittadini residenti nella Città metropolitana di Reggio Calabria.
In un’ottica di riduzione dei costi ambientali, sociali e infrastrutturali del traffico veicolare e di razionalizzazione della sosta in relazione alle specifiche funzioni di ogni strada e spazio urbano, in particolare agevolando la fruizione delle aree a prevalente uso pedonale e ciclabile, la Giunta ha deliberato un monitoraggio sperimentale iniziale nel periodo dal 01/05/2024 al 31/10/2024 di una tariffa oraria di parcheggio pari a 2 euro l’ora su Viale Zerbi, Piazzale Stazione Lido e Lungomare Falcomatà.
L’adesione al “Nuovo patto dei sindaci”
Tutte misure che s’inquadrano in un contesto di azioni volte a migliorare l’impatto sull’ambiente e la qualità di vita dei cittadini e che trovano un ulteriore riferimento in un’altra proposta di delibera approvata ieri dalla Giunta comunale, concernente l’adesione al “Nuovo patto dei sindaci per il clima e l’energia”, il quale «può consentire il raggiungimento dei risultati di tutela ambientale e contenimento delle emissioni inquinanti perseguiti dalle politiche comunitarie, e attuare nel proprio territorio scelte energetiche e ambientali che consentano di migliorare considerevolmente la qualità della vita e della salute dei cittadini e contrastare la povertà energetica».
L’adesione al “Nuovo patto dei sindaci per il clima e l’energia” e la redazione del PAESC (Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima) rappresentano condizione necessaria per accedere ad una pluralità di strumenti di finanziamento messi a disposizione dall’Unione europea per attuare azioni connesse alle politiche energetiche, ambientali e di sviluppo sostenibile.
L’obiettivo, in definitiva, diventa quello di riduzione delle emissioni CO2 «in linea con l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, definendo step intermedi al 2030 e al 2040, con obiettivi in linea con quelli nazionali e regionali; rafforzare la capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici rendendo i territori più resilienti anche attraverso azioni win win che possano rafforzare la capacità del territorio di assorbire e stoccare CO2; contrastare la povertà energetica sul proprio territorio».
Le dichiarazioni dell’assessore Paolo Malara
«Queste due delibere – afferma l’assessore alla Città sostenibile e accessibile, Paolo Malara – ci consentono di effettuare un monitoraggio di rilievo dal punto di vista ambientale. Le agevolazioni prorogate e migliorate per i proprietari di vetture ibride rappresentano un primo punto fermo. La fase sperimentale della nuova tariffazione del parcheggio nelle aree di grande flusso della città, in particolare nel periodo estivo, agevola l’opportunità di un maggiore ricambio».
Del resto, si tratta «di un obiettivo che si stanno dando tutte le città turistiche. In tal senso, siamo certi che l’avvio di questa fase di monitoraggio sperimentale possa rappresentare anche un incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici. L’Amministrazione comunale sta lavorando proprio all’ampliamento della possibilità di utilizzo di tali mezzi, anche attraverso la creazione di aree di parcheggio a ridosso dei nodi autostradali, con una mobilità sostenibile molto più massiccia. Sono state avviate delle interlocuzioni anche con “Ferrovie dello Stato” riguardanti la possibilità di introdurre una infrastruttura di mobilità di superficie che renda la città più vivibile ed ecologica, modificando l’accessibilità e la mobilità in una dimensione di città sostenibile».
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