AMANTEA (Cs) – Procedono speditamente le indagini in merito ai colpi d’arma da fuoco esplosi la scorsa notte contro la vetrina di un’Agenzia funebre di Amantea. 

Le forze dell’ordine, dopo i sopralluoghi di routine, hanno visionato anche i filmati di alcune telecamere dislocate nella zona per cercare i acquisire dati utili al prosieguo delle indagini che, al momento, viaggiano a 360 gradi valutando tutte le ipotesi.

Anche se, alla luce di altri episodi registrati sul territorio negli ultimi due mei, il timore più grande è che possa essere esplosa una guerra tra clan contrapposti per la gestione del territorio per quel che concerne le estorsioni e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Va evidenziato, infatti, che solo alcuni gironi prima dell’attentato di ieri notte, un pasticciere di Amantea si è visto recapitare sull’uscio di casa una molotov realizzata artigianalmente con un biglietto all’interno del quale è stato riportato il nome del destinatario.

Mentre nel mese di dicembre un altro atto intimidatorio ha interessato la ditta che si sta occupando dei lavori della galleria di Coreca.

Sul fatto, dunque, che sia ripresa l’attività della criminalità organizzata sul territorio non ci sono dubbi, sta agli inquirenti, adesso, riuscire a comprendere chi sta gestendo le estorsioni e, soprattutto, cercare di  fermarle prima che venga registrato qualche scontro tra gruppi contrapposti scatenando, di fatto, una guerra alla quale Amantea non è più abituata dal giorno del blitz antimafia “Nepetia”.

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