REGGIO CALABRIA – La questione delle concessioni balneari torna ad occupare la sesta commissione consiliare di Palazzo San Giorgio presieduta da Carmelo Versace. Nella giornata odierna l’audizione dell’assessore alla “Città produttiva”, Marisa Lanucara, e del dirigente del settore “Urbanistica e pianificazione territoriale”, Marco Di Donna, ha consentito di fare il punto sullo stato dell’arte dell’apertura delle strutture balneari cittadine.
Punto fondamentale della questione è il rinnovo della concessione demaniale marittima per finalità turistico-ricreative la cui scadenza, a seguito del c.d. Decreto Milleproroghe, è stata fissata al 31 dicembre 2024.
Poiché la norma nulla esprime oltre tale generico riferimento alla proroga della scadenza, gli enti locali si trovano oggi in una situazione per la quale, dal punto di vista tecnico, non vi è assoluta certezza sulle procedure da seguire per evitare che accadano fatti come quelli avvenuti di recente, dove controlli da parte della autorità hanno portato all’elevazione di sanzioni a carico dei concessionari. Proprio in tal senso, il presidente Versace ha sollecitato l’assessore Lanucara e il dirigente Di Donna, al fine di intraprendere le necessarie iniziative per evitare che gli operatori possano incorrere in sanzioni nonostante il rispetto delle procedure.
«Ho ascoltato le ragioni degli imprenditori – ha affermato l’assessore Lanucara – e ho avuto anche degli incontri con gli operatori del settore, le organizzazioni datoriali e il dirigente al fine di fornire una risposta ad un momento di impasse. La direttiva Bolkestein, infatti, sta come fiato sul collo degli operatori. Di fatto sappiamo che vi è una tutela fino al 31 dicembre 2024. Di certo c’è che, nel corso dell’ultima riunione, si è valutata la presenza della legge regionale a tenore della quale l’apertura delle attività può avvenire dal primo maggio, a seguito di una semplice comunicazione di avvio dei lavori. Quel che conta, per noi, e muoverci in un’ottica di coordinamento anche con la Capitaneria di Porto affinché si possano evitare problematiche successive».
Dal punto di vista tecnico, il dirigente Di Donna ha rimarcato come «in questo momento, il decreto Milleproroghe 2024 ha dato via libera alla norma che rinvia di un anno la scadenza dei titoli. Quel che bisogna comprendere è quale sarà l’orientamento del Tar. Il quadro attuale è incerto e si stanno verificando degli annullamenti di provvedimenti assunti dalle amministrazioni locali». Secondo il dirigente, non tocca all’Amministrazione comunale fare alcun atto di proroga, poiché «non è previsto dalla norma, che la dispone in automatico».
Un passaggio fondamentale sarà quello del prossimo 17 aprile, quando il Tar Calabria sarà chiamato a pronunciarsi su un caso simile e allora si comprenderà quale sarà l’orientamento dei giudici amministrativi. L’ipotesi che sarà approfondita nelle prossime settimane è quella secondo cui l’Amministrazione comunale potrebbe formulare una mera comunicazione, una sorta di presa d’atto dell’avvenuta proroga delle concessioni ai sensi della norma contenuta nel Decreto Milleproroghe. «Vorrei rimarcare – ha concluso il dirigente Di Donna – che non si tratta di mancanza di volontà di andare incontro alle esigenze degli operatori, ma di una effettiva impossibilità».
«Nei giorni a seguire – ha dichiarato il presidente della sesta commissione, Carmelo Versace – procederemo alla convocazione delle associazioni dei balneari e dei tecnici, al fine di intraprendere un percorso che possa essere il più virtuoso possibile e così giungere ad una soluzione definitiva».
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