AMANTEA (Cs) – Nella tarda serata di ieri, ignoti hanno dato alle fiamme il lido a Coreca, di un noto imprenditore del luogo parente, tra l’altro, a un altro amanteano al quale la notte scorsa hanno dato alle fiamme l’auto a Camporella.

La situazione, dunque, ad Amantea è precipitata e non vi sono più dubbi su quello che sta accadendo. La criminalità organizzata ha ripreso la propria attività estorsiva colpendo persone che con sacrifici lottano quotidianamente tra mille difficoltà per sopravvivere.

Convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica o tavoli tecnici non potranno avere alcun effetto se alle parole non seguiranno i fatti.

Basti ricordare l’escalation criminale registrata nell’estate 2023 che aveva portato prefetto e forze dell’ordine a riunirsi con i sindaci del comprensorio ma al quale poi non ha fatto seguito il nulla considerando che le istituzioni preposte avevano ritenuto che i militari operanti lungo il Tirreno cosentino erano più che sufficienti a gestire la situazione,

Così però non è. Una manciata di uomini non possono certamente tenere a bada tre cosche tutte ubicate in un’area abbastanza vasta, così com’è quella amanteana. E, in questi giorni, la criminalità organizzata sta dimostrando di riuscire ad avere la meglio: auto incendiate; molotov recapitate presso le abitazioni di commercianti con tanto di biglietto dedicato; cantieri con operai massacrati di botte e mezzi date alle fiamme; imprenditori con parenti intimiditi e adesso, a ridosso dell’estate, con un lido distrutto.

Quanto ancora si dovrà andare avanti prima che si intervenga fattivamente? La cittadinanza adesso ha paura.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it