SAN LUCIDO (Cs) – E’ un giallo amministrativo. La gara per l’affidamento dei lavori di costruzione di 24 loculi cimiteriali (25 mila euro) va deserta e l’amministrazione comunale procede a un affidamento diretto non più per 24 loculi ma per 40, ossia per oltre 48mila euro. Giochi di prestigio? Più o meno. Servirebbe quindi un chiarimento.
A denunciare i fatti, il gruppo consiliare “Avanti San Lucido”, rappresentato dai consiglieri Roberta Provenzano e Dorina Ambrosi, che interviene sulle procedure di affidamento diretto dei lavori nel Comune di San Lucido, parlando di «palesi anomalie».
«Ebbene sì – denuncia il gruppo di minoranza – perché in data 15 febbraio 2024, con determina n. 49, il responsabile del III settore, emetteva determina per l’affidamento dei lavori relativi a numero 24 loculi cimiteriali, per l’importo di circa 25 mila euro, mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, con possibilità di partecipazione di tutti gli operatori con Rdo Evoluta sul Mepa.
Tale legittima tipologia di affidamento dei lavori, che consente la partecipazione di tutti i soggetti abilitati nel settore, si è esplicata mediante una gara a procedura telematica negoziata andata però deserta, come da verbale redatto dal responsabile unico del procedimento (che è il responsabile del III settore) in data 12 marzo 2024.
A questo punto cosa accade?
Andata deserta la gara, con determina n 84 del 21 marzo 2024, il resposabile del III settore, richiamando specificamente nella sua parte motiva la determina a contrarre n.49 del 15 febbraio 2024 (che parlava di 24 loculi) e della circostanza che la gara era andata deserta, dichiarava l’urgenza di affidare direttamente i predetti lavori che però, improvvisamente, non erano più per 24 loculi, bensì per 40, e non più per la somma di circa 25 mila euro, bensì per quella più consistente di oltre 48 mila euro!
Ci si domanda come mai in poco più di un mese, al cambio di procedura di affidamento dei lavori, i loculi e ed il costo dei predetti lavori sia stranamente aumentato di quasi il doppio!
Siamo disincatante e ben lontane da tale modo di amministrare la cosa pubblica, la continua retorica ed i vuoti proclami cozzano clamorosamente con l’imbarazzante ritardo del nostro paese che continua a regredire.
Il tutto è avvenuto in palese contrasto con quanto dichiarato dallo stesso sindaco, nel
corso dell ultimo consiglio comunale, in cui ha rivendicato la legittimità dell’operato della sua amministrazione.
Da consigliere comunali continueremo ad operare quell’attività di vigilanza e controllo che la legge ci demanda, richiamando a condotte lecite chi è stato chiamato ad amministrare la cosa pubblica».