CETRARO (Cs) – La gestione del servizio mensa (esterno) dell’ospedale Iannelli di Cetraro, con particolare riferimento al reparto di Pediatria, lascia molto perplesse alcune mamme che, amareggiate per quanto sta accadendo, hanno chiesto aiuto a Calabria Inchieste.

Video e foto dimostrano, infatti, che i pasti per i piccoli degenti vengono preparati e confezionati in una mensa di Corigliano Rossano e, dopo tre giorni, riscaldati e serviti ai bimbi della Pediatria di Cetraro.

I pasti, dunque, vengono servizi nel giorno esatto della “data di scadenza”, come dimostrato documentalmente in tre distinti episodi.

Tutto è tracciato e in regola, ma la perplessità che sorge è lecita, se è vero com’è vero che una pastina o una coscia di pollo, riscaldati dopo tre giorni, hanno un sapore certamente poco gradito ai palati, immaginiamo a quelli di un bambino sofferente.

«E’ un sistema che, a mio avviso, non funziona assolutamente: devono realizzare una mensa dentro l’ospedale o comunque appoggiarsi a chi è presente sul territorio», è il consiglio di una mamma.

«Rimane l’acqua dentro la cellofanatura e quando apri i pasti si percepisce un odore acre. E’ una sensazione orribile. Mio figlio sta mangiando da giorni col contagocce».