REGGIO CALABRIA – E’ stato presentato a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, il programma della finale nazionale dei Campionati italiani di Astronomia, giunti alla loro XXII edizione, che, dal 16 al 18 aprile, si terranno appunto nella città dello Stretto.

L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Istruzione alla Società astronomica italiana e all’Istituto nazionale di astrofisica, in collaborazione appunto con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, coinvolgerà circa un centinaio di studenti ed altrettanti docenti dell’intero Paese.

I dettagli dell’evento sono stati illustrati dal sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà nel corso di una conferenza stampa che, nella sala “Trisolini” di Palazzo Alvaro, ha riunito il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, la dirigente del settore metropolitano, Giuseppina Attanasio, la responsabile del Planetario “Pythagoras” della Città Metropolitana, Angela Misiano, il professor Giuseppe Cutispoto della Società astronomica italiana e la Professoressa Anna Brancaccio per il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Presenti in sala anche il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, l’assessore comunale Carmelo Romeo ed il consigliere Filippo Burrone, il professor Francesco Carlo Morabito dell’Università “Mediterranea”, il professor Riccardo Barbieri dell’Unical, la professoressa Miriam Calipari del Liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, tutti partner dell’evento, ed infine, in qualità di sponsor, la società titolare del servizio di trasporto Atam e l’Hotel Altafiumara, rappresentati dall’amministratore Giuseppe Basile e dal responsabile marketing e comunicazione, Christian Zuin.

Per il sindaco Falcomatà, si tratta di un «evento che dà lustro alla nostra città che ci permette di conoscere meglio e approfondire una materia come l’astronomia che ha due meriti su tutti».

«Il primo – ha spiegato – è quello di farci stare a testa in su per guardare il cielo e l’universo, che è sempre fonte di ispirazione e speranza. Quindi, lo studio delle stelle, consente ai ragazzi di sviluppare una consapevolezza diversa.
Anche se non tutti diventeranno scienziati, potranno però entrare in contatto col cosmo e capire che siamo soltanto un granello di sabbia in mezzo all’universo.
L’universo, dunque, ci insegna ad essere umili». «Un errore che si commette spesso – ha proseguito il sindaco – è quello di credere che tutto ruoti intorno a noi e alle nostre scelte.
Così, quando i nostri bisogni non si realizzano, invochiamo la malasorte, la presenza di una sorta di congiura nei nostri confronti che siamo sfortunati e perseguitati dalla iattura.
L’astronomia, invece, ci permette di provare a comprendere la vastità dell’universo e, quindi, il nostro essere semplicemente un granello di sabbia al cospetto di tutto il resto».

Nel ringraziare l’impegno del consigliere Quartuccio, della dirigente Attanasio e di tutto il Settore, della professoressa Misiano, del Ministero e di tutti gli attori coinvolti nel grande progetto scientifico che ha anche ricevuto il patrocinio morale della Regione Calabria, il sindaco Falcomatà ha poi sottolineato «la bontà di simili iniziative che generano diversi risvolti molto positivi anche in chiave turistica, comprendendo la partecipazione e la presenza, nella nostra città, di numerose famiglie che, per tutta la durata dei campionati, potranno conoscere meglio ed apprezzare i nostri luoghi, le bellezze del territorio, e che avranno l’opportunità di vedere Reggio Calabria sotto una luce diversa da quella che, spesso, passa dalle cronache giornalistiche».

«La finale nazionale dei Campionati di astronomia – ha continuato Falcomatà – è importante anche per il brand Reggio, per un’idea di città che sia anche destinazione turistica per eventi culturali».

Secondo il consigliere Quartuccio, poi, «è un orgoglio poter ospitare questa manifestazione meravigliosa che proietta il territorio metropolitano su livelli culturali e scientifici molto alti».

«Il prezioso contributo degli sponsor e dei partner istituzionali – ha proseguito – fa capire quanto sia importante la sinergia per allestire iniziative di rilievo e di spessore accademico e culturale mastodontici.
Arriveranno nella nostra città circa duecento persone tra studenti, docenti e giurati, ai quali si aggiungeranno le famiglie al seguito, e siamo certi che Reggio ed i reggini sapranno accogliere al meglio questo grandissimo evento».

E se Giuseppe Cutispoto, del Sait, ha ricordato come proprio Reggio sia «la città con il record di partecipazioni», sottolineando «l’impegno eccezionale della Città Metropolitana che ha consentito di poter svolgere una finale che selezionerà la squadra italiana per prossime olimpiadi internazionali», la professoressa Brancaccio ha apprezzato molto il lavoro di Palazzo Alvaro quale «esempio di eccellenza di politica che sposa la cultura e la formazione dei nostri studenti per la crescita del nostro Paese».

La rappresentante del Ministero ha, così, ringraziato il sindaco Falcomatà ed il settore diretto da Giuseppina Attanasio perché «è con il sapere che investono nelle nuove generazioni».

Proprio la dirigente Attanasio ha evidenziato la bontà della programmazione dell’amministrazione che «ci da la possibilità di organizzare eventi come questo o come il Festival Cosmos che ci rendono orgogliosi e offrono una narrazione positiva del territorio e delle sue eccellenze, anche attraverso il fattivo coinvolgimento del partner istituzionali che ci accompagno in questa bellissima esperienza».

Infine, Angela Misiano ha tessuto «le lodi delle attività promosse dalla Città Metropolitana intorno all’oratorio laico rappresentato dal Planetario Pythagoras, un luogo dove i ragazzi possono incontrarsi e parlare di scienza».