PAOLA (CS) – L’opera “Hoeing the Sea” dell’artista Luca Granato è stata selezionata ed esposta tra i 28 artisti del progetto “Video as Performance”. La mostra, a cura di Tere Garcia, si svolgerà dal 13 al 21 aprile presso il Color Senses Project di Miami (Stati Uniti), offrendo ai visitatori l’opportunità di vivere un’esperienza unica attraverso opere d’arte innovative che spingono i confini e sfidano le convenzioni.
La video-performance “Hoeing the Sea”, attraverso l’immagine di un uomo che zappa incessantemente il mare indossando una tuta anti-contagio, incarna una potente metafora delle sfide e delle contraddizioni della società contemporanea in un tempo che vede coesistere un’ultra-digitalizzazione e le conseguenze globali antropocentriche.
In un’epoca post-internet segnata dalla iper-mediatizzazione, l’opera si oppone alla digital orthodoxy, sfidando le convenzioni e le narrazioni dominanti: mentre il protagonista continua a zappare l’inesauribile profondità del mare, esso ci invita a interrogarci sulla vera natura della società globalizzata in cui viviamo.
Attraverso il gesto ripetitivo, meccanico e apparentemente futile, emerge una critica sottile e incisiva nei confronti dei governi e delle istituzioni che promettono cambiamenti ma spesso producono solo vuote azioni senza conseguenze concrete. Parallelamente, l’opera esplora anche legami emotivi con la terra, la memoria ancestrale e le comunità che superano i confini convenzionali, ammiccando alla dilagante land grabbing da parte di privati e governi coloniali.
La tenderness e il senso di appartenenza emergono nel gesto dell’uomo, anche in un mondo post-digitale caratterizzato dall’individualismo di rete. Attraverso l’azione di “zappare il mare”, l’opera si propone di ridefinire la globalizzazione attraverso connessioni interpersonali, offrendo una riflessione profonda sulle dinamiche contemporanee della società umana e sulle nostre relazioni con il mondo che ci circonda.
“Video as Performance” esplora la convergenza tra video arte e performance, evidenziando il corpo come il mezzo espressivo primario. In uno scenario di trasformazione continua e tecnologica progresso, questa mostra esplora la fluidità dell’identità e della narrativa in un contesto multimediale.
«Siamo entusiasti di presentare artisti provenienti da Florida, New York, Texas, California, Virginia, New Mexico, Italia parte della nostra esplorazione della performance art contemporanea», ha affermato Tere Garcia, fondatrice di Performance in Flux. «Questa mostra promette di provocare riflessioni e conversazioni sulle potenzialità espressive di video nell’ambito della performance»
Artisti partecipanti: Steven Baboun (Brooklyn, New York), Ashley Condina (Brooklyn, New York), Kevin B. Casas e Grethel Delgado (Miami, Florida), Bellissimo Cardim (Miami, Florida), Marco Caridad (Miami, Florida), M. Floyd Cox (Houston, Texas), Laurence Beaudoin Morin (Montreal, California), Manuel De Marco (Milano, Italia), Daniela Georgiou (Dallas, Texas), Dranat (Houston, Texas), Luca Granato (Cosenza, Italia), Bryan Hiveley (Miami, Florida), Alessandra Henriquez e Fabiola Larios (Miami, Florida), Kate Karate (Miami, Florida), Endam Nihan e Manuela Gjoka (Miami, Florida), Marilyn Loddi (Miami, Florida), Lucia Morales (Miami, Florida), Aprile Nicola (Miami, Florida), Amy Nava Ruiz (Houston, Texas), Melissa Nieto (Miami, Florida), Mehregan Pezeshki (Los Angeles, California), Jamie Robertson (Virginia Beach, Virginia), Sarah Sudhoff (Houston, Texas).
Luca Granato
Luca Granato (Paola, 1999) è un artista visivo con sede in Italia. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, diplomandosi in Arti Visive e specializzandosi in Scultura Ambientale e Monumentale. Nel 2022 è stato il vincitore della 54a edizione del Premio Il Pendio, promosso dalla Regione Puglia, e di Searth – The European Video-Art Contest in the Adriatic Lagoon, promosso dalla Regione Friuli Venezia-Giulia, ZDSLU – Associazione Slovena delle Società di Belle Arti e Künstlerhaus di Vienna, mentre nel 2023 ha ricevuto una menzione speciale al Premio internazionale Combat, con l’opera “Hoeing the sea”. Nel 2024 prosegue la sua attività di ricerca, risultando tra i finalisti della quarta edizione dell’Exibart Prize.
Tra le mostre personali, collettive e residenze artistiche si segnalano quelle a: Fondazione Amleto Bertoni (Saluzzo), Politecnico (Torino), Cavallerizza Reale (Torino), Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide (Sibari), Lucca Art Fair (Lucca) Museo Bretti ed Enotri (Cosenza), Booming Contemporary Art Show (Bologna) , Cremona Art Fair (Cremona), Academy Heritage Museum (Catanzaro), STRAF Hotel (Milano), Ex Leopoldine (Firenze), Clarisse Hub – Museo Luzzetti (Grosseto), Isola della Cona (Grado), San Sebastiano Contemporary (Siracusa).
stefaniasapienza@calabriainchieste.it