REGGIO CALABRIA – Il sindaco Giuseppe Falcomatà è intervenuto durante il Corso di formazione per presidenti di seggio elettorale promosso dalla Prefettura di Reggio Calabria in collaborazione con il Comune, la Corte d’Appello e l’Università “Mediterranea”. Nella sala “Quistelli” della facoltà di Architettura, insieme al primo cittadino, erano presenti anche il prefetto Clara Vaccaro, il presidente della Corte d’Appello, Olga Tarzia, ed il rettore dell’UniRc, Giuseppe Zimbalatti.

Nel ringraziare il prefetto Vaccaro e, più in generale, il Viminale, il sindaco Falcomatà ha sottolineato «il lavoro della dirigente di Palazzo San Giorgio, Iolanda Mauro, e di tutto il personale del settore Risorse Umane perché, dall’ufficio elettorale del Comune, quando ci si appresta ai vari appuntamenti elettorali, riescono a fornire, con professionalità e sacrificio, ogni risposta alle istanze dell’utenza in un momento fondamentale per la comunità».

«Questo corso – ha affermato Falcomatà – non è un semplice insieme di lezioni, ma la presa di coscienza di quanto non si possa tralasciare nulla e si possa fare di più e meglio anche in questo settore. Credo, oltretutto, che questa iniziativa possa rappresentare un’occasione per chiedere una riflessione, in ambito nazionale, rispetto alla necessità di riforma delle attività propedeutiche ad ogni elezione ed a tutto ciò che ruota intorno alla formazione dei seggi considerato che, ancora oggi, l’ambito risponde spesso ad alcune normative che risalgono a regi decreti di tantissimi anni fa. Evidentemente, considerate l’evoluzione dei tempi e delle elezioni stesse, queste leggi andrebbero aggiornate».

Rivolgendosi, poi, direttamente ai partecipanti al corso, il sindaco ha aggiunto: «Avete avuto la possibilità di acquisire alcune nozioni giuridiche rispetto ai compiti e le funzioni dei presidenti di seggio, ma quello che, secondo me, è stato fondamentale riguarda l’aspetto che, fra i compiti dei formatori e del protocollo d’intesa, c’è il consolidamento della consapevolezza del ruolo di chi dirige le operazioni di voto, spesso in condizioni estreme e sotto la costante, asfittica e svilente presenza di chi partecipa e riempie il seggio. Quindi, è quanto mai decisivo restituire autorevolezza ai presidenti e, allo stesso tempo, rafforzare la convinzione che, in quel momento, il presidente di seggio rappresenta lo Stato ed è garante della trasparenza e della legalità delle operazioni di voto e, quindi, della democrazia e del suo esercizio».

L’auspicio è che «questo corso possa essere solo un punto di partenza e che, da qui in avanti, si continui a perfezionare ogni aspetto che interessa il processo democratico per eccellenza. Ringrazio, quindi, la signora prefetto Vaccaro, la presidente Tarzia ed il rettore Zimbalatti per questo nuovo e importante esempio di sinergia istituzionale».

Il Prefetto Vaccaro ha, quindi, «constatato e apprezzato la presenza di molto giovani fra i corsisti», ricordando quanto sia fondamentale «conoscere le regole che consentono di lavorare meglio e rendere più facile il lavoro di chi è incaricato a guidare un seggio elettorale. Siamo contenti – ha affermato – che il corso abbia preso avvio e, in una fase successiva, non escludiamo la possibilità di poter organizzare una giornata dedicata ad una vera e propria simulazione delle operazioni di allestimento e conduzione di un seggio. Penso possa essere un esperimento importante».

La presidente della Corte d’Appello, Olga Tarzia, ha così promosso «un’idea che nasce, principalmente, dalla volontà del Prefetto e che tutti noi abbiamo colto con piacere e interesse. Le adesioni al corso – ha ricordato – sono state superiori alle attese con circa 150 partecipanti che hanno inteso approfondire un’attività molto complessa e delicata qual è quella del presidente seggio, figura decisamente importante che assume a sé tutti gli oneri, compresi quelli di carattere penale. Questo corso avrà dato sicuramente dei risultati».
Infine, il Rettore della “Mediterranea”, Giuseppe Zimbalatti, si è soffermato «sulla qualità e la bontà di un’iniziativa che risponde appieno alle missioni ed ai compiti propri dell’università».
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