AMANTEA (Cs) – Com’era facilmente prevedibile, quello di stamattina, è stato un consiglio comunale ricco di colpi di scena. In più di una occasione, infatti, sindaco, e assessori hanno perso la calma puntando il dito, soprattutto, contro la consigliera di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna.
La prima reazione, seppure non eccessivamente infuocata, è stata registrata all’atto della discussione del punto relativo all’alienazione dei beni comunali e, in particolar modo, sull’ex Bm Filati e, in particolar modo, allorquando la consigliera Di Tanna ha chiesto ai componenti di maggioranza di assumersi la responsabilità di ciò che stavano per approvare considerando che nei documenti si parlava del solo terreno e non del capannone.
Fermo restando che qualunque transazione sarebbe comunque stata ad appannaggio della Osl, per cercare di ricavare il massimo guadagni da questi beni. La maggioranza, a questo punto, ha riferito che le stime e le valutazioni saranno effettuate da altri e non da loro.
Gli animi si sono poi infiammati sul bilancio. La Di Tanna ha letto una relazione sollevando alcuni rilievi che non hanno avuto risposte esaustive e, cosa ha colto di sorpresa la maggioranza, anche il capogruppo di maggioranza Arturo Suriano si è inserito nel dialogo chiedendo spiegazioni su alcune voci.
Tra questi quello relativo alla sicurezza stradale, per i semafori ubicati sulla strada statale 18 che non funzionano. Il sindaco ha riferito che le lampade di ricambio non si trovano più in commercio. Dichiarazioni smentite seduta stante dalla Di Tanna che ha portato all’attenzione del consiglio comunale un preventivo dell’azienda che ha in gestione gli impianti di Amantea e, allo steso tempo, ha chiesto ai componenti dell’esecutivo e al sindaco di rinunciare allo stipendio, così come detto in campagna elettorale, in modo tale da poter acquistare le lampade.
A questo punto è stata registrata la dura reazione prima di Gagliardi, che ha sottolineato di essere un professionista che offre la propria collaborazione e che, pertanto, è giusto che venga pagato; e poi il primo cittadino che – smentendo se stesso e quanto “catturato” in alcuni video veicolati sui social proprio durante le elezioni – che lui aveva promesso che non avrebbe percepito lo stipendio per fare un fondo e non i suoi collaboratori.
La parole fine l’ha posta la consigliera Di Tanna che ha chiesto a Pellegrino di affidare la delega al bilancio a persone competenti.
E’ toccato, poi, ai componenti di “Cambiare rotta” prendere la parola che ha sottolineato che avrebbero dato anche loro voto contrario al bilancio di previsione e, subito dopo, il consigliere Mario Bruno – in una propria relazione – ha criticato duramente l’operato della maggioranza in carica.
stefaniasapienza@calabriainchieste.it