Home Politica Granata (Legalità Democratica) “striglia” il consigliere comunale cosentino Francesco Turco

Granata (Legalità Democratica) “striglia” il consigliere comunale cosentino Francesco Turco

Granata replica alle forti accuse del “delegato del Sindaco Franz Caruso ai rapporti con le comunità religiose”, rivolte all'ex sindaco Occhiuto, con una dura reprimenda politica

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COSENZA – Lo scontro politico nella città di Cosenza si fa sempre più rovente: il presidente dell’associazione Legalità Democratica, Maximiliano Granata, “striglia” il consigliere comunale Francesco Turco per le sue forti affermazioni politiche sull’ex sindaco Mario Occhiuto.

«Un consigliere comunale della città di Cosenza, sconosciuto – attacca Granata – eletto nella lista di Franz Caruso Sindaco, tale signor Francesco Turco, dichiara: “Sessantamila schiaffoni bisognerebbe dare a Mario Occhiuto per il male che ha fatto a Cosenza e non basterebbero“.

Si apprende addirittura che lo stesso è niente meno che “il delegato del Sindaco Franz Caruso ai rapporti con le comunità religiose, aggiunge Granata nella sua analisi politica, forte ma continente.

«Molti potrebbero pensare – aggiunge con un pizzico di ironia – altro che rapporti con le comunità religiose, qui l’atteggiamento è da bulletto di quartiere di un soggetto che è delegato a parlare con il vescovo e le comunità religiose per conto del Sindaco di Cosenza Franz Caruso.

E’ evidente che nella città di Cosenza siamo in piena decadenza e che c’è un tessuto politico da ricostruire. Non mancheranno, purtroppo, politologi da accademia e da bar di periferia a rispondere che sì, è proprio così, che bisogna lasciarli imparare il mestiere.

Io non sono un politologo, ho visto evoluzioni d’ogni genere nella mia vita politica cittadina e avrei assai più serie ragioni che mi potrebbero indurre ad apprezzare di più la “duttilità” per me prima che per gli altri.

Ma l’idea che i “cretini” (anche quelli di cui parlava Leonardo Sciascia) possano di punto in bianco cambiare natura e che gli ignoranti possano di colpo scoprire la bellezza del sapere non ha fatto in me troppi progressi.

Non sono, l’ho ripetuto anche troppo volte, e non credo di poter essere smentito, proclive alle “dietrologie”. Ma sarei un cretino più di quelli che poco cortesemente definisco tali se affermassi che ciò che conta delle cose è la facciata e che altro non c’è che la facciata.

Il caso che abbiamo trattato oggi è quello del bulletto politico di quartiere religioso.

Cosenza ne pensa il vescovo?», si chiede il presidente dell’Associazione Legalità Democratica, avvocato Maximiliano Granata.