Alessandro Pagliaro

PAOLA (Cs) – Aver impedito a Paola la celebrazione del 25 Aprile all’associazione “Colpo” negli spazi aperti della propria sede è un atto di censura https://www.calabriainchieste.it/2024/04/24/il-comune-replica-al-colpo-nessuna-autorizzazione-negata-proteste-dei-residenti/.

Così ha deciso l’amministrazione comunale di Paola di destra del sindaco Politano. Tutto in linea con il silenziamento delle voci antifasciste a iniziare da quella di Antonio Scurati di qualche giorno fa avvenuta in Rai.

La direttiva del governo Meloni è quella di riscrivere la storia d’Italia, di revisionare la Costituzione e di reprimere ogni forma di dissenso https://www.calabriainchieste.it/2024/04/24/le-bugie-del-comune-di-paola-sulla-mancata-autorizzazione-allassociazione-colpo/#google_vignette. Ecco perché è necessario creare un fronte comune contro la deriva reazionaria. Nessun confronto è possibile con gli avversari della nostra democrazia.

Sbagliò a Paola chi credette in una nuova era da affidare a Giovanni Politano e al partito di Fratelli d’Italia. Anche a sinistra ci fu l’ abbaglio al ballottaggio preferendo gli eredi della Fiamma tricolore di Giorgio Almirante. Sbagliò pesantemente il Partito Democratico a stringere un’alleanza innaturale con la coalizione vincente per consegnare il Comune nelle mani della destra più retriva.

Rimangono nella memoria i baci e gli abbracci di esponenti della sinistra paolana con Fausto Orsomarso leader calabrese di Fratelli d’Italia la sera della vittoria. Ora il vero volto di questa amministrazione comunale è venuto fuori per oscurare la Festa della Liberazione, omaggiando però in città per la presentazione di un suo libro solo qualche giorno fa, l’ex presidente della Regione Giuseppe Scopelliti reduce da non esaltanti disavventure giudiziarie.

C’è bisogno di più opposizione politica. È tempo che si crei un fronte compatto che travalichi i confini autarchici del civismo, affinché la sinistra possa iniziare a chiamarsi a Paola per nome e cognome.

di Alessandro Pagliaro