CATANZARO – Il consigliere comunale Vincenzo Capellupo punta il dito contro il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto in merito ai fondi destinati al nuovo Ospedale di Catanzaro dirottati altrove.
«Nel corso della conferenza stampa tenuta ieri, all’aeroporto di Lamezia Terme, dal Presidente Occhiuto per illustrare gli obiettivi raggiunti in questi primi 30 mesi del suo mandato, nel rispondere ad una domanda rivolta da un giornalista, il governatore ha ammesso che i fondi – oltre 200 milioni di euro – previsti nel capitolo di cui all’art. 20 della legge n. 67/1988, per la costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro, sono stati dirottati per il completamento degli ospedali di Vibo e della Piana».
Già qualche settimana fa «avevamo lanciato l’allarme nel silenzio delle forze politiche di maggioranza in Regione. Si tratta di un colpo durissimo inferto al sistema sanitario dell’area centrale della Calabria, da una giunta regionale che si conferma ostile alla città di Catanzaro. Siamo, ovviamente, favorevoli alla realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia e della Piana di Gioia Tauro, ma contestiamo il fatto che ciò debba avvenire ai danni del Capoluogo di Regione, mortificando gli sforzi fatti nel lungo processo di integrazione delle aziende sanitarie della città che era necessario portare a termine per poter accedere ai fondi per il nuovo ospedale».
Tra l’altro, nella stessa conferenza stampa, «il Presidente Occhiuto ha dichiarato che, entro la fine della legislatura, conta di avviare la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza».
In conclusione, «senza i giusti investimenti e venendo meno agli impegni assunti, la “Dulbecco” – che sulla carta è riconosciuta come l’hub più grande della Calabria per numero di posti di letto – rischia di restare una scatola vuota, non in grado di garantire adeguati livelli assistenziali e di rispondere al crescente fabbisogno di cure. Tutto questo, mentre si rafforzano, paradossalmente, altri territori sul piano dell’offerta sanitaria».
stefaniasapienza@calabriainchieste.it
