SAN LUCIDO (Cs) – Friabile come i grissini, ma non è certo la ricetta del Mulino Bianco a sollevare dubbi, bensì la preparazione del cemento utilizzato per la realizzazione di 40 nuovi loculi cimiteriali per una somma di denaro publico ammontante a complessivi euro 52.800,00 (Iva al 10% inclusa).
Opere affidate direttamente dall’amministrazione comunale di San Lucido, nella persona del caposettore competente.
A prescindere da analisi e considerazioni tecniche, infatti, il video in nostro possesso (sotto allegato) mostra la realizzazione di loculi con cemento che si sbriciola facilmente sotto la pressione delle dita, come se fosse stato impiegato poco cemento e più sabbia.
Le ulteriori immagini, poi, non sembrano lasciare spazio a equivoci.
Tuttavia, senza voler peccare di presunzione e superficialità, ci si chiede (rivolgendo tale quesito a chi di competenza): è un lavoro fatto a regola d’arte? E’ cemento realizzato come impongono le regole di settore o, al contrario, si è tirata un po’ troppo la cinghia per ragioni di risparmio economico?
E’ il caso di sottolineare, a tal proposito, che l’operatore economico “scelto per competenza e pregressa esperienza dimostrata e documentata, presenta – secondo quanto risulta agli atti (determinazione n° 84 del 21/03/2024 n° del registro generale: 148) – il dovuto livello di specializzazione necessaria all’esecuzione dei lavori” e si è pure dimostrato disponibile ad eseguire l’appalto alle “condizioni ritenute congrue e/o richieste dal Rup”.
Eppure secondo autorevoli addetti ai lavori contattati da Calabria Inchieste «le opere realizzate con tale cemento rischiano, da un lato, di essere demolite, poiché esiste il pericolo di crollo, mentre dall’altro le lesioni che si notano a occhio sono pericolose dal punto di vista igienico-sanitario in quanto, col passare del tempo, potrebbero permettere ai fluidi corporei dei defunti di defluire all’esterno».
Sarà vero? Non è dato capire, dunque, cosa stia accadendo al cimitero di San Lucido, ma un commento di parte, a riscontro di video e immagini che oggi Calabria Ora propone in esclusiva assoluta, sarebbe necessario per offrire una informazione più corretta possibile nell’ambito di un giusto e doveroso contraddittorio: info@calabriainchieste.it
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