Massimo Ferrero

PAOLA (Cs) – In merito al proscioglimento di 15 indagati da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola per il Crac Ferrero e Unicredit https://www.calabriainchieste.it/2024/05/18/crac-ferrero-e-unicredit-15-persone-prosciolte-per-reati-fallimentari/, oggi registriamo la presa di posizione di Vanessa Ferrero, figlia dell’imprenditore Massimo.

«Ho accolto con soddisfazione ed emozione quanto mi è stato comunicato dai miei avvocati Alessandro Diddi e Mimmo De Rosa, che ringrazio per l’impegno profuso, circa l’archiviazione del secondo procedimento penale per il reato di bancarotta fraudolenta aperto a mio carico e di altre 14 persone dalla Procura della Repubblica di Paola».

E, ancora: «Come ho già affermato è necessario seguire con rispetto le fasi di un processo prima di esprimere giudizi affrettati. Proprio su tale procedimento penale non posso non sottolineare che il curatore fallimentare attraverso i mezzi di informazione aveva rilasciato dichiarazioni lesive dell’immagine mia e di mio padre, andando al di là delle funzioni che gli sono state conferite dalla legge e dal proprio ufficio, lanciandosi in un profetico “non finisce qui”».

Infine: «Il “giudizio” del Tribunale di Paola ha seppellito questo “pregiudizio” e ciò dovrebbe insegnare che quando vi è un processo in corso ognuno dovrebbe attendere l’esito dello stesso anche con rispetto verso chi è indagato. E’ chiaro che non smetterò di difendere il mio lavoro e la mia reputazione nelle sedi opportune».

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