CATANZARO – Si conclude con la tappa di Catanzaro il tour della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, con Spi Cgil e Fp Cgil, finalizzata sostenere le misure necessarie e urgenti per difendere e rilanciare la Sanità pubblica e il diritto alla Salute.
Attraverso i presidi nei pressi delle più importanti strutture sanitarie e ospedaliere dell’area centrale, la Cgil ha incontrato i cittadini, raccolto preoccupazioni e istanze, avviato un confronto sulla piattaforma rivendicativa prospettata sul tema della sanità ma anche per raccogliere le firme per la presentazione dei quesiti referendari promossi dal sindacato.
La Cgil chiede di investire sul personale sanitario con un piano straordinario pluriennale di assunzioni e formazione; rilanciare e riadeguare la rete ospedaliera per favorire accessibilità, sicurezza e qualità; ridurre i tempi d’attesa e implementare la Riforma dell’Assistenza Territoriale; potenziare i consultori pubblici, migliorare il sistema di residenzialità e rendere più accessibili e sostenibili le strutture, fermare l’esternalizzazione e la privatizzazione nel settore sanitario.
Dopo Lamezia Terme, Vibo Valentia e Crotone, questa mattina la tappa all’ingresso dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio”.
«Questo presidio, come quelli svolti nel resto dell’area centrale, rappresentano un’occasione per riflettere sul ruolo della sanità pubblica e nel caso di Catanzaro, sull’importanza dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Dulbecco” in un contesto regionale », ha affermato il segretario generale della Cgil Area Vasta, Enzo Scalese, affiancato dai componenti della segreteria.
«Questo è cruciale, soprattutto considerando l’apertura del pronto soccorso a Germaneto, uno dei temi principali per alleggerire le strutture esistenti. È fondamentale mettere in rete tutte le risorse disponibili, a partire dalla riorganizzazione della rete ospedaliera. Questo percorso deve essere coordinato con il tavolo regionale, analizzando il territorio azienda per azienda e Asp per Asp, per capire le necessità del personale per una organizzazione efficace ed efficiente», ha detto ancora Scalese.
«È essenziale integrare l’intero sistema sanitario per far sì che la “Dulbecco” diventi un polo sanitario regionale di riferimento. Per raggiungere questo obiettivo in tempi brevi, dobbiamo stabilire una direzione stabile non attraverso commissari, ma con la nomina di un direttore generale. Questo ci permetterà di costruire un percorso solido e coerente», ha concluso Scalese.
stefaniasapienza@calabriainchieste.it