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Istituto comprensivo “Moscato” San Lucido, processo simulato al Tribunale di Paola (FOTO)

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SAN LUCIDO (Cs) – “Ciak … un processo simulato per evitare un vero processo” è tema del progetto che ha visto protagonisti sabato 18 maggio 2024 gli alunni di alcune classi dell’Istituto comprensivo “G.B. Moscato” di San Lucido che presso il Tribunale di Paola hanno inscenato ben tre processi minorili.

Questi i copioni scelti dai docenti: per la scuola primaria La maschera

(presidente Pasquale Lanzillotta e pm Mirella Cavaliere); per la scuola secondaria di primo grado La tavernetta (presidente Arianna Roccia e  pm  Adele Chianello) e Una palestra da sballo (presidente Maria Elena  Raffa e pm Damia Chianello)

Le classi coinvolte nel progetto Ciack sono: VA,V B,VC della scuola primaria e I A, II B, III A, III B, III D  della scuola secondaria di primo grado dell’Ic G.B. Moscato” di San Lucido,  dirigente scolastico Maria Teresa Di Guglielmo.

Ad accogliere nell’aula del Tribunale gli alunni, guidati dalle docenti Anna Russo (referente), Felicita Alò, Adele Amendola, Maria Grazia Di Santo, Ida Lupo, Concetta Gallo, Emanuela Moscato e Gabriella Pagnotta sono stati il giudice Luciano Trovato, presidente dell’associazione Ciak, il presidente della camera Penale del Tribunale di Paola Salvatore Carpino, il dottor Eboli e la dottoressa Pianini. La dottoressa Mallamaci ha curato la prima fase di formazione degli alunni.

Il progetto “Ciak … un processo simulato per evitare un vero processo” rientra in un percorso di educazione alla cittadinanza attiva che avvicina gli studenti delle scuole, di ogni ordine e grado. alla giustizia minorile.

Scopo del progetto è sensibilizzare gli studenti sul tema della legalità rendendoli responsabili e preparati all’osservanza delle norme che regolano la corretta convivenza civile.

Il progetto Ciak, inoltre, vuole favorire l’educazione alla legalità nelle nuove generazioni, che spesso identificano le regole limite della libertà individuale e non come fondamento per una vera realizzazione personale e sociale.

Gli alunni, in veste di attori, hanno interpretato le figure di giudici, pubblici ministeri, imputati, persone offese e testimoni. Gli esperti presenti hanno accompagnato i ragazzi nelle varie fasi del processo, consentendo loro di vivere un’esperienza che fa capire le conseguenze a cui possono andare incontro quando si viola la legge.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it