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Anziana 79enne «presa a calci e pugni» da due uomini: la denuncia della figlia

«Mia madre è stata vittima di violazione di domicilio, lesioni personali, omissione di soccorso; in poche parole di tentato omicidio». L'anziana rimessa in piedi dalla Santa Chiara

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LONGOBARDI (Cs) – Raccogliamo una circostanziata pubblica denuncia su una presunta aggressione a danno di un’anziana avvenuta a Longobardi. La donna, una 79enne del posto, sarebbe stata aggredita da due uomini e costretta a ricorrere a immediate cure mediche ed a lunghe cure riabilitative.

A raccontare i fatti è la dottoressa in infermieristica Carmela Turano, unitamente alle famiglie De Bartolo, Turano ed Amedeo del centro tirrenico.

«Giorno 6 marzo 2024, a Longobardi Marina (Cs) in Via Berbardino Telesio, alle ore 18.15, si è consumato l’ennesimo episodio di violenza sulle donne.

Mia madre, signora di 79 anni, sola, affetta da patologia respiratoria in O2 terapia, in seguito a violazione del proprio domicilio, è stata aggredita verbalmente e fisicamente da due vili. Uno agiva mentre l’altro incitava all’odio e poi alla fuga.

Ha subito offese e percosse (calci e pugni). È stata poi spinta e nel cadere, ha sbattuto contro un mobile e poi contro lo spigolo del muro. Infine, è stata lasciata a terra stordita, dolorante, disperata e dispnoica senza ossigeno.

Dopo poco, mamma per fortuna, si è ripresa dallo stordimento ed è riuscita faticosamente con tutta la sua forza di volontà, a trascinarsi per terra, prendere il cellulare sul tavolino e chiamare noi familiari.

Tra 118 ed Ospedale, la vicenda prosegue con una prognosi grave e molto lunga. Ovviamente tutto ciò, supervisionato dall’intervento delle Forze dell’Ordine.
Mia madre è stata vittima di violazione di domicilio, lesioni personali, omissione di soccorso; in poche parole di tentato omicidio.

Per tutto ciò, è seguita denuncia penale e codice rosso della Legge Bongiorno.
Voglio sottolineare che il vile che fisicamente ha percosso mia madre, mentre l’altro ridendo lo incitava all’odio, per più di un anno, l’ha offesa con epiteti impronunciabili e minacciata, ogni volta che la incontrava al portone o al cancello della casa, o davanti alla porta dell’appartamento.

Mamma è rimasta allettata per 40 giorni, dipendendo totalmente da noi per tutto. Dopo il controllo specialistico per valutare le fratture, è stata ricoverata altri 40 giorni, per Riabilitazione alla Clinica Santa Chiara di Paola (Cs), centro di eccellenza della nostra provincia.

Qui con la massima umanità, con la massima cura, con la massima professionalità e pazienza, nonostante le patologie croniche di base ed il tono dell’umore molto basso, per la modalità che aveva portato alla momentanea inabilità, è stata rimessa in piedi e riportata alla deambulazione autonoma con cura personale di se stessa.

Fondamentale è stato il lavoro del team multidisciplinare tra Infermieri, Fisioterapisti, Oss, Educatori, Medici, Psicologo ed Assistente Sociale.

Gli autisti e gli amministrativi, persone gentili e garbate, il presidente, un vero Signore.
Senza dimenticare nessuno, un ringraziamento dal più profondo del cuore a tutti.
La mia riconoscenza e quella dei miei familiari, sarà eterna.

Siete l’eccellenza nella Cura e nella Riabilitazione, nonché una speranza ed una certezza per la Calabria.

La nostra Regione ha risorse umane rare e strutture che sono il fiore all’occhiello della Sanità», conclude Carmela Turano.

Sulla vicenda sono in corso indagini di polizia giudiziaria.