ISOLA CAPO RIZZUTO (Kr) – Indagini chiuse nei confronti di 28 indagati coinvolti nell’operazione “Garbino”, sfociata nell’emissione di 11 provvedimenti di fermo contro il clan Maesano-Pullano di Isola Capo Rizzuto, alleata con la storica cosca di ‘ndrangheta degli Arena.
I reati contestati, a vario titolo, agli indagati sono: associazione a delinquere di tipo mafioso, scambio elettorale politico mafioso, usura, estorsione, porto, detenzione illegale di armi, di stupefacenti, minacce e abuso di ufficio.
In particolare, a finire nel registro degli indagati: Maria Alosa, 44 anni; Domenico Barbaro, 34 anni; Fortunato Chisari, 31 anni; Giuseppe Ciliberto, 34 anni; Giuseppe Cozza, inteso “Pino i Cozza”, 48 anni; Domenico Cristodaro, 41 anni; Domenico Godano, inteso “Mimmo ‘o Tinsu”, 39 anni; Vincenzo Ioppoli, avvocato del Foro di Catanzaro, 67 anni; Fiorello Maesano, 55 anni; Ferdinando Marchio, 40 anni; Tommaso Mercurio,58 anni; Pasquale Morelli, inteso “Cavuzi Larghi”, 76 anni; Santo Morrone, 47 anni; Bruno Patania, 48 anni; Domenica Petrera, 64 anni; Gessjca Piana, 35 anni; Antonio Pullano, alias “‘A Foca”, 24 anni; Francesco Pullano, 43 anni; Francesco Pullano, 25 anni; Giuseppe Pullano, inteso “Cacagatta”, 38 anni; Maurizio Pullano, 30 anni; Pasquale Pullano, 75 anni; Pietro Fiore Pullano, 34 anni; Salvatore Pullano, 41 anni; Antonio Rizzuti, 43 anni; Tommaso Ruzzuti, inteso “Masino”, 41 anni; Ottavio Tesoriere, 70 anni; Domenico Tibaldi, alias “Trentossa”, 43 anni.
Stralciate le posizioni di Massimo Diego Caterisano, 53 anni e Fabrizio Pullano, 59 anni (entrambi deceduti).