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La Corte dei conti non autorizza la rimodulazione del piano di riequilibrio del Comune di Paola

Una doccia fredda per l'amministrazione Politano, finita in un ginepraio da cui non è facile uscire. Dovrà, infatti, reperire fondi propri per scongiurare un eventuale dissesto

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PAOLA (Cs) – La Corte dei conti sezione regionale di controllo per la regione Calabria ha dichiarato oggi la «inammissibilità della richiesta di autorizzazione alla rimodulazione del piano di riequilibrio “ove sostenibile”».

Una doccia fredda per l’amministrazione Politano, finita in un ginepraio da cui non è facile uscire. Dovrà, infatti, reperire fondi propri per scongiurare un eventuale dissesto.

Gli stessi magistrati, tuttavia, hanno preso atto della «possibilità per l’ente a dare dimostrazione, a mezzo di atto consiliare, della disponibilità di mezzi di copertura sostitutivi del fondo di rotazione per la copertura di debiti fuori bilancio», nonchè di «riservare all’esito della svolgenda attività istruttoria, la decisione collegiale in adunanza pubblica, in ordine all’approvazione o al diniego di approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale».

E’ proprio per tali ragioni, tra l’altro, che diversi mesi orsono, il Pd paolano aveva assunto un posizione di contrapposizione con l’amministrazione Politano per l’utilizzo del fondo di rotazione proprio al fine di pagare debiti fuori bilancio.

Facendo qualche passo indietro, il Comune di Paola con deliberazione del Consiglio comunale n.32 del 26.8.2023, divenuta esecutiva il 10 settembre, ha deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio ex art.243 bis, tuel, e con successiva delibera n.34 del 27.11.2023 ha tempestivamente approvato un piano avente durata quindicennale che ha ricevuto il parere favorevole dell’organo di revisione.

Tra le misure di risanamento, previste a copertura della massa passiva di euro 12.708.538,68 è stato previsto anche il fondo di rotazione ex art. 243 ter, tuel, nella misura di euro 4.448.100,00 per il pagamento dei debiti fuori bilancio.

«La peculiarità della vicenda del piano di riequilibrio del Comune di Paola – spiega oggi la Corte dei conti – consiste nel fatto che la Sezione solo da qualche giorno è stata investita del suo esame a seguito della trasmissione della relazione finale da parte della Commissione ministeriale prevista dall’art. 243 quater tuel e, pertanto, non può ancora esprimere alcun giudizio di congruità e sostenibilità del piano medesimo, per la cui formulazione si rende necessaria un’approfondita istruttoria, la cui necessità appare evidente anche alla luce delle seguenti conclusioni espresse dall’organo ministeriale.

E, poi, evidenzia: ”….si ritiene che il piano del Comune di Paola appare solo parzialmente in linea con i contenuti richiesti dalle disposizioni normative di riferimento e con le indicazioni contenute nelle linee guida elaborate dalla Corte dei conti.”

E infine: «E’ nell’ambito dell’instaurando confronto istruttorio che il Comune potrà indicare, con atto dell’organo consiliare, i mezzi di copertura idonei ad assicurare la copertura dei debiti fuori bilancio in sostituzione del fondo di rotazione oltre che fornire ogni opportuno riscontro alle richieste istruttorie di questa Corte».