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Jasmine Cristallo presenterà oggi a Paola la sua candidatura al Parlamento europeo

L'incontro con la segreteria nazionale del Pd è stato organizzato dal gruppo politico “Parte da noi per il Pd”

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PAOLA (Cs) – Oggi, 3 giugno, alle ore 18,30 a Largo Settefontane di Paola, Jasmine Cristallo della segreteria nazionale del Pd, presenterà la sua candidatura al Parlamento europeo nella Circoscrizione meridionale.

L’incontro è stato organizzato dal gruppo politico “Parte da noi per il Pd”.

«È questa l’occasione – ha dichiarato Alessandro Pagliaro esponente paolano del Pd – per analizzare le questioni più complesse e controverse legate a una visione più ampia in prospettiva europea dello sviluppo economico e sociale dei nostri territori.

In discussione è l’azione del governo Meloni con la proposta di legge che vuole limitare l’azione del Parlamento e quella di dividere l’Italia in due con l’Autonomia differenziata.

L’impegno del PD per la pace nel mondo, la salvaguardia dell’ambiente, la difesa dei diritti civili e dei lavoratori, fa parte del programma elettorale del gruppo dirigente che sostiene la segretaria Elly Schlein.

È questa una linea condivisa da molti iscritti e elettori del PD di Paola coerente con la collocazione a sinistra del partito, contro ogni logica trasformistica e personalistica.

Per queste ragioni la lista dei Democratici guidata da Lucia Annunziata, con le candidature importanti del giornalista Sandro Ruotolo, del sindaco di Bari Antonio Decaro e di Jasmine Cristallo offre una opportunità per contrastare la deriva restauratrice del nostro paese.

Purtroppo anche a Paola l’azione dell’amministrazione comunale di destra a guida Fratelli d’Italia, non si discosta di molto da quella nazionale. Dopo due anni di governo Politano, si registrano arretramento su tutti i fronti. Nessuna opera è stata realizzata, e la sbandierata realizzazione del Porto serve solo ad alimentare la propaganda elettorale con il conferimento di consulenze e incarichi professionali.

Così come la difesa della sanità pubblica è diventata una diatriba tra chi sostiene le ragioni dissipatore del piano Occhiuto e chi di ostina a rivendicare le proprie ragioni in una ottica demagogica e campanilistica».