CATANZARO – «Il riconoscimento al percorso ciclopedonale della Val di Neto premia l’impegno della regione su questo segmento turistico».
Questo quanto afferma il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro nel commentare l’importante riconoscimento.
«L’ambiente con l’insieme delle attività economiche si difende e si valorizza anche pedalando! La Regione Calabria sta facendo sul serio in ambito di piste ciclabili. Il secondo posto all’Oscar 2024 del cicloturismo, ottenuto con la “Ciclopedonale della Val di Neto” che scorre per 42 chilometri lungo l’antica mulattiera sull’argine sinistro dell’omonimo fiume e arriva alla foce sul Mar Jonio premia le scelte della regione che sta puntando, nelle attività di incoming turistico, anche nella con la sostenibilità del cicloturismo dove si assiste ad una crescita esponenziale dei praticanti».
Adesso «comprendendo la Ciclovia dei Parchi della Calabria che si snoda tra l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre, che nel 2021 aveva vinto il primo premio, siamo complessivamente ad oltre 600 Km di percorsi. Compiendo una scelta precisa, ricordo che il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità la Legge 48/2023 “Promozione del cicloturismo e riconoscimento della Ciclovia dei parchi della Calabria” di cui sono stato proponente».
I dati dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio «stimano numeri in costante crescita, con una domanda crescente, soprattutto da parte di turisti internazionali, con un impatto sul fatturato turistico; e lo scenario del cicloturismo rimane positivo anche nel 2024».
Possiamo parlare di «un turista “trasversale” per cui l’uso della bicicletta fa da “collante” tra interessi e motivazioni turistiche variegate. I cicloturisti potranno pedalare scegliendo tra molte opzioni. Dalle visite al patrimonio artistico-monumentale, all’immersione in quello naturalistico, alle esperienze enogastronomiche».
Una rivoluzione «lenta, sostenibile e lontana dalle logiche di fruizione ‘mordi e fuggi’ e che può certamente contribuire a tonificare borghi e aree interne della nostra regione ed apprezzare comunità vive,solari, energiche», puntualizza Molinaro.
Sicuramente «abbiamo imboccato una buona strada, e già questo rappresenta l’incipit, la fioritura di un progetto ancora più esteso che insieme ai “cammini della Calabria” contribuiranno ad aumentare qualità e servizi offerti ed ancor più ad unire, creare sinergia e d essere creativi».
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