CROTONE – I sindacati SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL UGL Telecomunicazioni intervengono sulla vertenza della Abramo Customer Care, anticipando le offerte proposte e lo sciopero indetto per il 6 giugno.

«Abbiamo da poco avuto ulteriori dettagli in merito all’offerta vincolante presentata da una Newco, recentemente costituita e formalmente assegnata, composta da Steel Telecom e Fondo Enosi, conferma che a breve il Ministero ci convocherà per discutere le prossime fasi del progetto», si legge nella nota dei sindacati.

1. Prima Offerta Vincolante:
In assenza di rinnovi contrattuali con Telecom dopo il 30 giugno, l’offerta prevede l’acquisizione di Mics e Teledico (Catania), coinvolgendo circa 390 lavoratori siciliani, oltre al Front End Business con 104 dipendenti e 130 collaborazioni.

2. Seconda Offerta:
Nel caso di rinnovo per 2 anni delle tre commesse Back Office Consumer, Back Office Business e Back Office Archiviazione, l’offerta include anche l’acquisizione del Back Office Business con 94 dipendenti e del Back Office Consumer e Back Office Archiviazione con 73 lavoratori.

La Newco si impegna ad estendere ulteriormente il perimetro dell’offerta in presenza di garanzie maggiori da parte di Tim sul rinnovo di ulteriori commesse.

Come organizzazioni sindacali «abbiamo spiegato che non siamo disponibili a frammentazioni che comportino “spezzatini” dei lavoratori. La nostra posizione è ferma: è necessario avere un’offerta complessiva che consideri l’intero perimetro dei lavoratori di Abramo».

Inoltre, «abbiamo riportato la richiesta di incontro al Ministro Urso per discutere ulteriormente questa situazione critica».

Infine: «Restiamo in attesa della convocazione ministeriale per definire i prossimi passi e assicurarci che i diritti e il futuro di tutti i lavoratori Abramo siano adeguatamente tutelati».

In merito va, altresì evidenziato per per il 6 giugno è stato indetto uno sciopero di 24 ore per l’intero turno di lavoro. 

«La situazione in cui versa la Abramo Customer Care è ampiamente risaputa», scrivono i sindacati.
«L’attuale indisponibilità da parte della committente Tim a trovare le giuste soluzioni, con la diretta conseguenza che circa 1000 persone dal 1 luglio rischiano di essere collocate in cassa integrazione a Zero ore».

Ecco perché è stato proclamato «per il giorno 6 giugno “lo sciopero per l’intero turno di lavoro”. Con la presente comunicazione si intendono assolti, ove previsti, gli obblighi previsti dalle
leggi 146/90, 83/200 e successive modificazioni ed integrazioni».