CATANZARO – La Filcams Cgil Calabria – di cui è segretario generale Giuseppe Valentiano – esprime la propria «preoccupazione e la solidarietà nei confronti del magistrato Emilio Sirianni per le vicende emerse dal comunicato di Magistratura Democratica nel quale si attribuisce la delibera del Csm che non ha riconosciuto al giudice l’avanzamento professionale al suo rapporto d’amicizia con Mimmo Lucano».
E, ancora: «Nel nostro Paese si è perso il senso delle istituzioni perché se così non fosse il Consiglio superiore della magistratura si sarebbe occupato, più che del comportamento privato o peggio delle opinioni di un magistrato, di dare risposte ai bisogni di giustizia sociale arricchendo gli scarsissimi organici dei tribunali sezione lavoro».
E, poi «questa brutta, pericolosa e preoccupante vicenda dimostra quanto fragile e precaria sia diventata la nostra democrazia in questa particolare fase storica: da una parte si alimenta il dissenso e l’astio nei confronti della giustizia e di chi la rappresenta (pensiamo a chi lavora e rivendica un diritto che non vede riconosciuto se non dopo diversi anni); dall’altra si mettono in discussioni magistrati non per il loro lavoro ma per come me la pensano».
La Filcams Cgil Calabria a seguito di «questa situazione paradossale ha deciso di rivolgere una missiva al CSM per chiedere attenzione rispetto alla situazione dei Magistrati della sezione lavoro in Calabria che vorremmo fossero valutati non per le proprie opinioni ma per come, nella situazione data, possano onorare il proprio mandato garantendo la Giustizia sociale e civile di chi lavora».
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