RENDE (Cs) – E’ un’aula partecipata e variegata quella del Meec, il Master di secondo livello in mobilità elettrica ed economia circolare del Dimes è partito sotto i migliori auspici lo scorso 23 maggio.

E’ la prima edizione di un innovativo percorso di formazione, nato su progetto del “Dipartimento di ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica”, nell’ambito dei patti territoriali per l’alta formazione finanziati dal Mur. Già nel prossimo mese di luglio uscirà il bando per la prossima edizione 2024/2025.

Intensa la fase di programmazione e selezione per la cabina di regia, che ha valutato 200 richieste provenienti dall’Italia e dall’estero. Sono 15 i corsisti ammessi, tra i quali uno studente proveniente dalla Federazione russa e una studentessa indonesiana.

Un’aula variegata perché vari sono i background dei corsisti, formati nelle diverse branche dell’ingegneria, ma anche dell’economia, della fisica e della finanza; sono neolaureati ma anche lavoratori già inseriti nel mondo industriale e imprenditoriale.

Inoltre sono state assegnate, in base a una graduatoria di merito, come previsto dal relativo bando, dodici borse di studio di circa 20mila euro l’una.

Nel modulo d’apertura di questa prima edizione sono stati trattati gli “Aspetti generali dei sistemi e delle tecnologie per la mobilità elettrica”, attraverso le lezioni tenute dal direttore del master, il professore dell’Unical Gregorio Cappuccino e dall’ingegnere Giovanni Pede dell’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

E’ di prestigio il team di formatori ed è alto l’interesse di grande aziende protagoniste della transazione ecologica in atto. Tra i soggetti patrocinanti del Meec compare la Faam Fib del gruppo Seri Industrial, con stabilimenti anche in Cina. Quello italiano di Teverola è il primo del sud Europa per la produzione di batteria al litio, utilizzate per i veicoli elettrici.

Gregorio Cappuccino ha visitato con gli allievi del corso di Elettronica e con alcuni corsisti del master, la realtà aziendale sorta in provincia di Caserta.

«Il Meec è partito con il piede giusto, perché abbiamo dato ai corsisti la possibilità di unirsi all’iniziativa del corso di laurea in Ingegneria Elettronica del Dimes.

Abbiamo trascorso una giornata nella gigafactory di batterie al litio di Teverola – racconta, – un’esperienza che ci ha dato la possibilità di confrontarci sul campo e di vedere in azione i macchinari e le attrezzatura di ultima generazione delle aree produttive della Faam Fib, nati dalla ricerca continua di un’azienda all’avanguardia nello sviluppo della transizione energetica».

Le lezioni del master si tengono prevalentemente nel fine settimana, per dare la possibilità a chi lavora di seguire in presenza.

Durante il secondo modulo, “Mobility: dinamiche di mercato e business case”, sono stati analizzati casi di successo e flop aziendali, dai docenti Unical Maurizio La Rocca, Francesco Fasano ed Ernesto Cardamone.

Nel prossimo week end verranno messi a fuoco, dal professore Filippo Furfaro, “Le tecniche e gli strumenti avanzati per la programmazione”.

Le lezioni in aula si concluderanno a metà novembre; poi avranno inizio gli stage in aziende locali e della rete Motus-E, l’associazione italiana costituita per accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica, che collabora con il team del Meec. Motus-E raccorda atenei, i principali marchi automobilistici, industrie, fornitori di energia, imprese di servizio e movimenti di opinione sulla sostenibilità ambientale.

Il master, che conferisce il titolo di “esperto in gestione di sistemi e strutture per la mobilità elettrica e l’economia circolare”, mette in connessione il sapere scientifico con le realtà lavorative.

Interessanti le prospettive della Faam di Seri Industrial, che nei prossimi due anni potrebbe assumere oltre 100 profili qualificati per l’espansione del nuovo sito produttivo italiano.

Mobilità elettrica significa veicolo privato e aziendale, ma anche settore pubblico, dagli autobus ai droni che trasporteranno farmaci e sacche ematiche.

Il Meec fornisce una visione completa della complessa tematica. In aula si analizzano le dinamiche di mercato, i sistemi più innovativi di ricarica dei veicoli elettrici, la manutenzione, la riparazione e il complesso mondo del riciclo, alla base del modello di produzione e consumo dell’economia circolare.

«Il cambiamento, oltre ad essere un dato di fatto, è un’esigenza di mercato. Il futuro – dice ancora l’ideatore e responsabile del master, – è il recupero delle batterie dalle apparecchiature elettroniche e dagli autoveicoli e per arrivare preparati dobbiamo essere in grado di sfruttare a pieno il valore del riciclo. In questo campo si sta investendo moltissimo e sono interessati anche gli operatori locali. Per tutti questi motivi c’è assoluto bisogno di professionalità ben formate, con competenze tecniche, normative e manageriali».