SAN PIETRO IN AMANTEA (Cs) – Il Museo di arte orafa di San Pietro in Amantea ha ospitato il convegno sul tema “Origini: idee e proposte per la rivitalizzazione del borgo”.
Tra i relatori, oltre al sindaco Gioacchino Lorelli, le docenti dell’Università della Calabria, Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera, autrici di un importante studio sul tema della “co-creazione ed autenticità del turismo delle radici”, ed il sindaco di Cleto Armando Bossio, che ha condiviso le attività intraprese nel suo comune su questo fenomeno. Presenti anche il sindaco di Aiello Calabro Luca Lepore e quello di Amantea Vincenzo Pellegrino.
«Sono molto felice – spiega il sindaco Gioacchino Lorelli – dell’andamento del convegno. San Pietro in Amantea ha tutte le carte in regola per avviare un percorso virtuoso sull’argomento, ma è necessario confrontarsi per ridurre i possibili errori e, soprattutto, per ampliare i vantaggi. Oggi, grazie alle relazioni degli esperti abbiamo compreso verso quale direzione muoversi, per far conoscere e valorizzare la storia familiare degli italiani residenti all’estero che desiderano entrare in contatto con la propria memoria».
«Sono felice – commenta la docente Sonia Ferrari – che in Calabria si lavori sul turismo delle radici, perché si tratta, come si evince dagli studi pluriennali realizzati da me con Tiziana Nicotera anche per conto del Ministero degli esteri, di una forma di turismo sostenibile che può aiutare a combattere disoccupazione e spopolamento nei nostri piccoli comuni. Attraverso la valorizzazione della cultura locale autentica, a cui i turisti delle radici sono fortemente interessati, si preserva allo stesso tempo il patrimonio identitario materiale e immateriale calabrese. Il forte attaccamento al loro luogo di origine fa di questi turisti dei veri e propri ambasciatori del territorio. Bisogna amplificare gli sforzi per soddisfare le loro attese e mantenere un contatto duraturo con questo target».