PAOLA (Cs) – L’estate non è ancora arrivata e già a Paola si parte con i problemi di erogazione dell’acqua potabile.

Alcune famiglie residenti nel popolose rione Sant’Agata hanno contattato Calabria Inchieste per segnalare quanto si sta registrando dal 15 maggio circa.

«E’ da oltre 20 giorni che l’erogazione dell’acqua potabile viene drasticamente ridotta, creando di conseguenza un disagio incalcolabile a tutte quelle famiglie che hanno la “sfortuna” di risiedere ai piani alti dei palazzi (quarto e quinto)», denunciano le famiglie.

«A causa, infatti, della scarsa pressione a noi dalle 7 del mattino e fino alle ore 23.30 arriva proprio un filo d’acqua, con cui non si riesce a fare nulla, neanche a lavare i piatti (figuriamoci fare la doccia). Una situazione vergognosa, soprattutto perché noi le tasse le paghiamo esattamente come tutti gli altri cittadini. Non riusciamo a comprendere, quindi, perché dovremmo essere penalizzati proprio noi».

E, ancora: «Abbiamo inviato numerose segnalazioni al primo cittadino, ma non abbiamo ottenuto nessuna risposta. Forse perché c’è ben poco da dire difronte una simile vergogna».

Infine: «Dovrebbe spiegarci il sindaco come può una famiglia con anziani e figli piccoli (peggio ancora se disabili) poter vivere senza riuscire a cucinare, fare una doccia, fare il bucato ecc».

Tale disagio «lo abbiamo vissuto per tutta l’estate scorsa, quest’anno hanno ricominciato troppo presto. Mi auguro che il problema venga risolto altrimenti ci rivolgeremo alla Procura per verificare il configurarsi di qualche ipotesi di reato, e a un legale per avere conferma che la tassa sul servizio idrico – data la situazione – sia realmente dovuta».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it