CETRARO (Cs) – Anche a Cetraro Fratelli d’Italia si conferma primo partito. In questa tornata elettorale il partito di Giorgia Meloni si prende la rivincita passando, dal 5,9% delle europee del 2019, al 19,31% (478 voti di cui 239 solo alla premier).
Fdl in città non ha ancora un circolo ufficiale e neanche molti proseliti, è facile dedurre quindi che un tale risultato sia dovuto in buona parte alla rilevanza del partito a livello nazionale, ma soprattutto, al lavoro della stessa premier.
Soddisfazione ha espresso il circolo dei meloniani cetraresi: “Il risultato conseguito nella recente tornata elettorale conferma la buona condotta del governo nazionale, capace anche di portare le proprie istanze in Europa.
Un risultato che sicuramente ci lascia soddisfatti e che premia anche le nostre battaglie a livello locale, di totale discontinuità con l’attuale giunta – sottolinea il partito – e con ogni probabile scenario di “larghe intese” che bocciamo a priori.
Stiamo lavorando su una valida alternativa sperando di accogliere ancora una volta la volontà della nostra comunità che merita un cambio di rotta.
Ringraziamo tutti coloro i quali ci hanno sostenuto, liberamente e fuori da ogni logica clientelare”.
Al secondo posto segue Forza Italia in lista con Noi Moderati e Ppe con 18,98% (470 voti solo 8 in meno rispetto a FdI) con 276 per Tajani e 243 per la vice presidente della giunta regionale calabrese Giusi Princi.
Una campagna elettorale sostenuta dai forzisti presenti nella maggioranza del civico consesso, soprattutto l’ex vicesindaco Tommaso Cesareo e la consigliera Gabriella Luciani che insieme ai consiglieri Maurizio Iozzi, Giovanna Esposito e Cristina Forestiero sono il gruppo consiliare più numeroso.
Solo 35 voti invece per l’avvocato Riccardo Rosa di Noi Moderati, sostenuto dal commissario locale del partito Pino Losardo e dalla consigliea Lorena Matta.
In calo il Pd, partito del sindaco Ermanno Cennamo, che dal 26,10% del 2019 scende al 15,91 (394 voti).
La campagna elettorale del consigliere Giuseppe Aieta invece ha fruttato 321 preferenze ad Azione di cui ben 287 in favore di Giuseppe Ferrandino e solo 5 a Carlo Calenda.
Quinto partito è il Movimento 5 Stelle che raccoglie 300 voti (12,12%), in discesa rispetto alle precedenti europee quando con 840 voti (28,33%) era risultato il più votato. Un risultato al ribasso quello dei pentastellati di Cetraro, ma in linea con il trend nazionale.
Segue Stati Uniti d’Europa, con 239 voti (9,65%), partito sostenuto dai socialisti e da Italia Viva, rappresentato in consiglio comunale dal consigliere di minoranza Massimiliano Vaccaro.
Crollo anche per la Lega di Salvini che porta a casa solo 84 voti pari al 3,39%, ben lontano dai 529 pari al (17,84%) che nel 2019 l’avevano collocato come terzo partito in città. Nota negativa per l’astensionismo che ha caratterizzato questa tornata elettorale. A Cetraro, infatti, la percentuale dei votanti è scesa dal 30,78 del 2019 al 26,78%.
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