Il Poliambulatorio ancora da ultimare

AMANTEA (Cs) – «Dall’Ospedale di prossimità ai meriti per il completamento del Poliambulatorio. Si gioca con le aspettative della gente mentre sulla Casa di Comunità non si hanno per nulla le idee chiare».

E’ questa la denuncia del Partito democratico a seguito dell’annuncio, dei giorni scorsi, da parte del commissario Asp Graziano circa il finanziamento concesso per il completamento del Poliambulatorio.  

«Da tempo – e per questo siamo stati criticati – sosteniamo che, nella sacrosanta battaglia per il diritto all’assistenza sociosanitaria, la migliore alleata di Amantea e del Comprensorio è l’Asp».

Ecco perché «è davvero imbarazzante assistere al misero tentativo messo in atto da alcuni con l’obiettivo di pretendere “meriti” sulla buona notizia dello stanziamento di risorse, da parte dell’Azienda Sanitaria, per il completamento del Poliambulatorio».

Addirittura «siamo stati costretti a leggere che ciò sarebbe il “risultato” di un tavolo tecnico convocato dal Sindaco. Dubitiamo che gli altri Sindaci del Comprensorio approvino tali metodi! Ristabiliamo verità e meriti».

L’intervento che interessa Amantea, «da poco reso esecutivo con deliberazione del DG Graziano, è parte di una politica di abbattimento dei fitti passivi partita lo scorso anno e che riguarda le strutture di Diamante, di Paola e di Amantea. “Provare per credere”».

Ecco perché, se c’è qualcuno da ringraziare, «questi vanno individuati nel DG Graziano, nella Direttrice del Distretto Angela Riccetti e nelle operatrici e operatori, OSS, infermiere e infermieri, medici del Poliambulatorio che da anni, tra mille difficoltà, con abnegazione e senso del dovere portano avanti le attività della struttura di Amantea».

Ma «se la politica della propaganda ci ha onestamente stancati, quella della approssimazione provoca sensazioni di gran lunga peggiori. Sono sorprendenti i tentativi di distrarre l’attenzione dal grande obiettivo comprensoriale della Casa della Comunità e la disinformazione sul progetto».

Da una parte, infatti, «il Sindaco di Amantea, prima, e l’Assessora alla sanità, poi, hanno tolto dal cappello magico un presunto “Ospedale di prossimità”! Roba che non esiste in nessun atto di programmazione. Dall’altra, abbiamo assistito alla sottovalutazione della portata della Casa della Comunità e alla diffusione di una serie di informazioni sbagliate: l’ultima riguarda la realizzazione del progetto già a gennaio 2025! Magari».

Ecco perché, «anche rispetto a ciò, è necessario fare chiarezza. Amantea avrà la Casa della Comunità perché nell’agosto del 2015 Partito Democratico, Cgil, Spi e alcuni cittadini – tra cui il compianto Peppe Marchese che diete un contributo determinante – ebbero l’intuizione della “Rete Comprensoriale Difendiamo la Salute”, che si fece carico di interlocuzioni istituzionali e di un lavoro di studio e analisi immane».

Un percorso che «da un certo punto in poi – anche qui, non senza critiche – abbiamo portato avanti praticamente in solitaria come Partito Democratico. Chi vanno ringraziati? Il Distretto, l’Asp che dal 2015 in poi ha sempre inserito l’evoluzione del Poliambulatorio negli atti di programmazione e il prof. Riccardo Fatarella, in quegli anni Direttore del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, che ha orientato e agevolato un percorso non semplice».

Oggi, «grazie a quell’immenso lavoro, l’evoluzione del Poliambulatorio di Amantea in Casa della Comunità rientra nell’obiettivo target dedicato dal PNRR. Gli atti amministrativi propedeutici sono quasi completati. I milestone non hanno conosciuto particolari ritardi. La deadline prevista per mettere a disposizione delle nostre comunità l’importante struttura è il secondo semestre 2026. Rispetto a ciò è necessario partecipare al grande movimento di monitoraggio civico dei progetti PNRR».

Nell’attesa, «bisogna che l’attenzione verso il Poliambulatorio sia alta, in modo che alla scadenza del 2026 la struttura possa presentarsi la più robusta possibile».

Infine: «Lo ribadiamo: stiamo parlando di un tema che esige serietà e responsabilità. Ecco perché non può essere consentito a nessuno di tirare fuori dal cilindro illusioni che offendono l’intelligenza e mortificano le legittime aspettative delle nostre popolazioni. Noi non lo consentiremo a nessuno e saremo sempre li pronti a bacchettare tali tentativi. Questi sono i fatti, tutto il resto sono noia e miseria».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it