CATANZARO – «Una rete tra le principali realtà sociali ed educative che operano nella periferia sud della città per la realizzazione di azioni ed interventi a sostegno dei minori in condizioni di fragilità».
E’ quanto dichiarano i consiglieri comunali Vincenzo Capellupo e Alberto Carpino.
«La sottoscrizione del primo Patto Educativo di Comunità della Città di Catanzaro, progetto di cui CO.RI. S.S. – Cooperative Riunite Socio Sanitarie è soggetto responsabile e che vede l’amministrazione comunale partner istituzionale, consentirà di sperimentare nuove modalità di lavoro condivise, attraverso la coprogettazione, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dell’abbandono scolastico e all’inclusione sociale, offrendo supporto agli studenti che si trovino in situazioni di vulnerabilità e riducendo così il rischio di emarginazione».
Un programma di «ampio respiro che mette insieme istituzioni, scuole, enti del terzo settore e associazioni con la volontà di dare un aiuto concreto alle famiglie delle comunità di Corvo, Aranceto, Santa Maria, nel segno del recupero e del rilancio degli spazi di socialità e delle agenzie educative che connota l’azione politica del sindaco Fiorita».
Per questo motivo, «è stimolante il modello, messo nero su bianco dal Patto, delle Biblioteche di quartiere: le scuole metteranno a disposizione le loro biblioteche, allungandone gli orari di accesso e rendendole fruibili per eventi e presentazioni di libri e di autori. Altro obiettivo nobile è il recupero degli spazi comuni con l’attivazione di gruppi di studenti e famiglie che lavoreranno insieme sulla pulizia e l’abbellimento di spazi scolastici, cortili e piazze, anche tramite la realizzazione di murales».
Un’ulteriore interessante «azione in favore degli alunni, prospettata dal Patto, è quella della “tenda pedagogica” in allestimento itinerante, ovvero uno spazio dove verranno svolte una serie di attività e laboratori pensati per i più giovani».
E poi «il Consiglio comunale dei bambini, proposto dall’amministrazione per sensibilizzare le nuove generazioni ai valori della partecipazione, della democrazia e dell’educazione civica. Crediamo che la condivisione sia l’unica strada possibile per avviare un percorso operativo che possa realmente incidere nel lungo termine e costruire un futuro migliore per tutti i nostri ragazzi».
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