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Per il sesto anno consecutivo Cetraro conquista la Bandiera blu 2024 per i servizi ai diportisti

Unica darsena turistica per la provincia di Cosenza a fregiarsi dell’importante vessillo insieme al Porto delle Grazie di Roccella Jonica per la provincia di Reggio Calabria

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Porto di Cetraro

CETRARO (Cs) – Per il sesto anno consecutivo il Comune di Cetraro conquista la Bandiera Blu 2024 per i servizi offerti dal porto. Unica darsena turistica, per la provincia di Cosenza, a fregiarsi dell’importante vessillo insieme al Porto delle Grazie di Roccella Jonica per la provincia di Reggio Calabria.

La notizia è passata un po’ in sordina rispetto agli anni precedenti, sia per le limitazioni economiche dovute al dissesto finanziario dell’ente che per l’assenza forzata del sindaco Ermanno Cennamo, lontano dalla sua amata città, per gravi motivi di salute.

Un porto molto apprezzato quello di Cetraro per i servizi di eccellenza offerti ai diportisti, ma i nuovi interventi previsti nel progetto di ristrutturazione e ingrandimento del porto valorizzeranno, ancora di più le potenzialità della darsena, specie in ambito produttivo e turistico.

La struttura portuale di Cetraro è gestita direttamente dal Comune e con i suoi 500 posti barca, 13 pontili galleggianti muniti di servizi di acqua ed elettricità, è uno dei porti più grandi della Calabria, ma anche del sud Italia.

Il porto sarà oggetto di un’opera di revisione grazie ad un finanziamento di ben cinque milioni di euro stanziati dalla Regione Calabria, atteso dal Comune di Cetraro sin dal 2017, il cui importo definitivo dovrà essere ricalcolato in aumento. I lavori di ingrandimento della struttura che prevede altri 200 nuovi posti barca, tra i tanti benefici, permetteranno anche di risolvere definitivamente il problema dell’insabbiamento.

Il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu viene assegnato ogni anno dall’organizzazione internazionale non governativa e non-profit Fee (Foundation for Environmental Education), alle località costiere europee che soddisfano determinati criteri relativi alla qualità delle acque di balneazione ed ai servizi offerti.

Per ottenere l’ambito vessillo vengono esaminate le analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le Arpa hanno svolto nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio, condotto dal ministero della Salute insieme a quello dell’Ambiente. Ma oltre a ciò bisogna conquistare buoni punteggi anche in altri 32 indicatori periodicamente aggiornati.

Tra questi il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, la raccolta differenziata e alla gestione di quelli pericolosi, la valorizzazione delle aree naturalistiche, la cura dell’arredo urbano, e delle spiagge.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it