PAOLA (CS) – Ancora segnalazioni di disagi nel popoloso Rione Sant’Agata per quel che concerne l’erogazione dell’acqua potabile.

A contattarci oggi una residente che si unisce al coro di proteste pubblicato alcuni giorni addietro da Calabria Inchieste, attraverso il quale dei cittadini facevano presenti le difficoltà vissute quotidianamente, e da circa venti giorni, per l’assenza di acqua potabile dalle 7 del mattino fino a tarda sera https://www.calabriainchieste.it/2024/06/10/il-rione-santagata-da-15-giorni-senzacqua-durante-il-giorno-lira-di-alcuni-residenti/

Praticamente la pressione dell’acqua, durante la giornata, viene ridotta e di conseguenza i piani alti dei palazzi (già dal terzo piano in poi) non possono usufruire del prezioso liquido.

In tal seno, diverse sono state le segnalazioni inoltrate al Comune e al primo cittadino, ma nonostante ciò la situazione è rimasta invariata.

«Sono giunta al limite dell’esasperazione», scrive la paolana residente al quarto piano di una palazzina ubicata nel Rione Sant’Agata.

«Ho marito e figli e non riesco più a vivere questa situazione da terzo mondo: siamo costretti a fare i turni di notte per lavarci, i piatti restano accatastati per tutto il giorno ovunque in attesa, dopo le ore 23, che l’acqua arrivi; sono costretta ad attaccare la lavatrice di notte disturbando gli altri condomini con il rumore che la stessa produce; per non parlare della pulizia stessa della casa».

E, ancora: «Ho sempre pagato regolarmente le bollette e adesso me n’è arrivata addirittura una di 800 euro. Ovviamente, data la situazione, mi unico alla protesta degli altri residenti e propongo un’azione giudiziaria congiunta contro il Comune perché questi soldi non sono dovuti. Il disagio, infatti, va avanti da circa 20 giorni, ma è pur vero che tale stato di cose vengono registrate tutti gli anni, soprattutto d’estate».

Infine: «E’ giunto il momento di fare sentire la nostra voce. Non i può stare peggio degli accampati nonostante le bollette vengono pagate. Adesso basta. Se il sindaco non è disposto a sentire le nostre ragioni vorrà dire che dovrà spiegare alle istituzioni competenti il perché di questo grave disservizio».

Ovviamente restiamo in attesa di una presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale, è giusto sentire anche il punto di vista di chi deve gestire tali emergenze. Ad oggi nessuno ha ancora fornito alcun dettaglio in merito.