AMANTEA (Cs) – «Ieri è stata approvata una legge contro il Mezzogiorno e contro i suoi abitanti.
Una vergogna nera che solo questo governo di destra poteva partorire. Il sorriso compiaciuto di Zaia è la smorfia di chi è consapevole del “risultato storico” raggiunto dai leghisti della prima e dell’ultima ora».
E, ancora: «Si sono radicati nella terra tanto disprezzata per raderla al suolo con i voti dei terroni! Perché, nel caso non fosse sufficientemente chiaro, oggi sono stati condannati tutti i meridionali, a prescindere dalla loro età, dal loro sesso, dal loro stato di salute. Nelle cantine leghiste si brinda con il nostro sangue».
Ne è conferma «la (finta) ribellione dell’ultima ora dei governatori di centrodestra del Sud. Come pure la sortita del Presidente della Regione Calabria, esponente di primissimo piano di Forza Italia, che non ha avuto altro da dire se non che – udite, udite – “i parlamentari di FI della Calabria non hanno votato la legge”! Misero tentativo! Caro Prescindente Occhiuto, il suo Partito ha sostenuto una norma contro la sua terra, contro i suoi conterranei, contro i suoi stessi elettori, se non eravate d’accordo dovevate uscire dal Partito, condannarlo, passare all’opposizione. Non lo avete fatto! “Per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti”».
Infine: «Per tutti i colpevoli di questo scempio ora iniziano i giorni della vergogna. Indossate una lettera scarlatta che nessuno potrà mai cancellare! A noi, gente del Sud, dico che è tempo di alzare la testa».
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