PAOLA (Cs) – Con una nota di fuoco, intercettata da Calabria Inchieste, il caposettore Welfare, tributi e contenzioso, avvocato Annalisa Apicella, striglia a dovere – in modo estremamente documentato – chi ha cercato di addossare colpe ai capisettori rispetto a una gestione amministrativa “superficiale”, verosimilmente per ripicca rispetto a presunti conflitti di interesse denunciati nei giorni scorsi in seno alla maggioranza.
Sulle contestazioni circa il “miglioramento della riscossione dei tributi comunali”, l’avvocato Annalisa Apicella, in particolare, richiama quanto integralmente contentenuto nella nota protocollo 9785 dell’11 giugno 2024, nella quale vengono espresse tutte le criticità rispetto alla mancanza di risorse apposte sui pertinenti capitoli di bilancio per pagare le società di riscossione che si sono occupate di predisporre e notificare gli avvisi di accertamento dell’idrico 2020 e 2021 e dell’Imu 2018 e 2019», si legge negli atti.
In sostanza, chi ha avviato la battaglia contro i cittadini morosi, lo ha fatto senza organizzare in modo puntuale ogni azione propedeutica da compiere.
Apicella, infatti, ricorda che nella nota citata «si segnala l’anomalia di non prevedere la giusta copertura finanziaria rispetto a una attività che è fondamentale per l’esercizio dei poteri impositivi.
Rimango oltremodo basita – attacca del documento – dalle risposte informalmente ricevute quanto dal fatto che è noto a tutti che da anni si è accumulato un debito con Poste italiane che non consente alcuna attività di postalizzazione e che non è stato riscontrato da nessuno.
Ad ogni buon conto – prosegue il caposettore – richiamo la precedente richiesta (protocollo numero 3258 del 22 febbraio 2024) – relativa alle previsioni di spesa del redigendo bilancio di previsione – con cui sono state avanzate le proposte del fabbisogno per 40mila euro di spesa di notifica. Richiesta anche sottodimensionata rispetto alle effettive esigenze che nasce da una valutazione necessaria alla gestione delle procedure».
E poi la batosta finale: «Una buona e consapevole programmazione accantona – come un buon padre di famiglia – i denari necessari all’assolvimento delle primarie esigenze.
Mancando da anni la copertura finanziaria su un debito di questa natura, certamente esprimo grande preoccupazione sulla possibilità di portare a compimento le procedure. Ed evidenzio, richiamando la nota di cui sopra – conclude – il rischio di non poter procedere alla notifica degli avvisi di accertamento del ruolo idrico 2022 per un totale di euro 1.156.508,74 – che si prescriverà alla data di ottobre 2024».
La nota in nostro possesso è dirompente, ed evidenzia presunte gravi manchevolezze che dovrebbero far riflettere e non poco, unitamente a tutto quanto avvenuto in questi mesi (soprattutto con il caso del bilancio) il sindaco Giovanni Politano.
Il resto del documento sarà trattato per argomenti nei giorni a venire, atteso lo straordinario valore pubblico degli atti.