PAOLA (Cs) – Sul feroce scontro in atto in seno all’amministrazione comunale di Paola, tra pezzi della politica e capisettore, Calabria Inchieste propone la seconda “puntata” di una inedita missiva fatta recapitare dal caposettore Welfare, tributi e contenzioso, avvocato Annalisa Apicella, agli organi amministrativi, strigliati a dovere rispetto a una gestione amministrativa considerata “superficiale” (https://www.calabriainchieste.it/2024/06/20/mancata-riscossione-debiti-e-conti-sballati-caposettore-a-valanga/).
V’è da dire, intanto, che i ventilati “conflitti di interesse” di cui si parla da giorni in Muncipio, e che al momento opportuno saranno trattati documentalmente da questo giornale, sarebbero esplosi qualche settimana addietro e, da quel momento, alcuni capisettore sono finiti nel tritacarne.
Ma andiamo avanti, offrendo ai nostri lettori una nuova “pillola” di questa storiaccia di rilevante interesse pubblico che, per quanto è dato sapere, è già all’attenzione dell’autorità inquirente.
Apicella così si difende rispetto alle improvvise e sospette accuse a lei rivolte per iscritto:
«Sulla definizione delle transazioni finalizzate a ridurre la massa debitoria, a seguito della deliberazione di Giunta comunale numero 52 dell’1 marzo scorso: “Atto di indirizzo per l’individuazione di un professionista esperto-giuridico per il supporto agli uffici comunali nella riduzione della massa debitoria del Comune di Paola e nella predisposizione dei relativi accordi transattivi”.
Sono compiaciuta di quanto attenzione pongano i firmatari della richiesta sulle attività di pertinenza della sottoscritta. Sul punto la determinazione di individuazione del professionista da incaricare è a buon punto (ndr: verrà poi definito do cinque giorni dalla redazione di questa lettera) – come ho avuto modo di confermare al sindaco ma necessita il rientro in servizio del responsabile del procedimento, dottoressa Vita Carino.
Mi auguro che a tanta solerzia e attività di controllo – che non ho riscontrato, come dicevo, nella risoluzione di altri problemi, pur fondamentali, come la postalizzazione o il pagamento di forniture già liquidate e che stanno producendo una massa notevole di decreti ingiuntivi – corrispondano poi gli effettivi pagamenti quando si dovesse addivenire alle transazioni con i creditori delle cartolarizzazioni che, in questo momento, pare sia l’unica fattispecie di debito che il Comune ha interesse a riconoscere in consiglio comunale o estinguere rispetto alle posizioni di imprese, professionisti e singoli fornitori del territorio comunale».
E ancora: «Sulle transazioni con i debitori si rimane in attesa, come più volte riferito a voce, della necessità di un atto di indirizzo della giunta municipale che definisca criteri e percentuali per procedere senza incorrere nella discrezionalità amministrativa. Una volta definiti i criteri e individuato il quantum delle risorse da parte del settore finanziario, si potrà procedere agli atti transattivi».
Tra qualche giorno una nuova puntata su Calabria Inchieste, disponibilissima a raccogliere prese di posizione in contraddittorio (info@calabriainchieste.it).