CETRARO (Cs) – Il Partito socialista di Cetraro nel giorno del suo quarantaquattresimo anniversario ricorda Giovanni Losardo, segretario capo della Procura di Paola, dirigente dell’allora Partito comunista e amministratore del Comune tirrenico, ucciso in un agguato mafioso la sera del 21 giugno 1980.
Ieri pomeriggio su iniziativa del consiglio comunale presso il locale cimitero si è svolta la commemorazione della figura di Losardo, alla presenza delle autorità.
«Ricorre il 21 giugno, l’anniversario del barbaro omicidio del compagno Giovanni Losardo – commenta il segretario Psi di Cetraro Marco Occhiuzzi in una nota stampa – onesto ed integerrimo amministratore della nostra città, caduto sotto i colpi della mafia per la sua intransigente condotta etica e politica.
L’omicidio di Losardo, avvenne in un contesto sociale, politico ed economico profondamente diverso da quello attuale, in un territorio, quello del Tirreno cosentino, in forte trasformazione e del tutto impreparato a fronteggiare il fenomeno mafioso che in quel periodo iniziò a radicarsi nella nostra città che si vide improvvisamente ribaltata all’attenzione nazionale.
Da quel momento – proseguono i socialisti – una vera e propria offensiva criminale interessò il nostro territorio limitandone in maniera determinante le sue potenzialità di sviluppo e mettendo a dura a dura prova la tenuta delle Istituzioni cittadine che, tuttavia, seppero reagire con grande vigore e senso di responsabilità.
Proprio in quel periodo, superando divergenze ideologiche molto più marcate di quelle attuali, i partiti politici diedero vita a quelle giunte unitarie e di larga convergenza che hanno consentito alla città di non capitolare e di intraprendere con successo la lunga battaglia per il ripristino dell’agibilità democratica.
Oggi purtroppo non è così – sottolinea il segretario Occhiuzzi – Il problema della criminalità è fortemente sottovalutato, nonostante nella nostra città ci sia una pericolosa escalation criminale culminata nei mesi scorsi con un omicidio, passato pressoché inosservato.
La lotta alla mafia non è più in testa all’agenda politica dei governi nazionali, che lasciano il territorio sguarnito di presidi di legalità, come dimostra la nota vicenda della nuova caserma dei Carabinieri di Cetraro che rappresenta da anni un “monumento dell’inefficienza e dell’inerzia dello Stato Italiano”.
Di fronte a tale problema – concludono i socialisti – è tuttavia necessario compattare le forze sane e tentare di ricostruire un fronte comune fra Istituzioni, politica e cittadini per evitare la città torni indietro di quarant’anni».
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