CETRARO (Cs) – Intervento della Guardia Costiera di Cetraro per la tutela delle spiagge, la conservazione della biodiversità marina e del patrimonio naturalistico per la stagione balneare 2024.

Con una pec inviata ai Comuni ricadenti nello specchio d’acqua di competenza del Circomare di Cetraro, da Bonifati fino a Belmonte Calabro, il comandante Giuseppe Castronovo chiede a tutti gli enti di attivare un’opera di sensibilizzazione nei confronti di tutti gli operatori locali adottando adeguate misure di prevenzione e ogni attività tali da mettere in pericolo l’ambiente marino, le specie protette ed i rispettivi habitat naturali, in base alle vigenti direttive Ue, norme statali e regionali.

L’opera di sensibilizzazione si rende necessaria con la ripresa delle attività balneari e diportistiche, per la stagione turistica che comporterà, inevitabilmente, una crescente affluenza di utenti verso le coste e il mare.

Se da un lato è  necessario garantire l’esercizio delle predette attività, anche con l’adozione delle misure di ripristino e sistemazione della fascia costiera atte a consentire una regolare e corretta fruizione del litorale, dall’altro è fondamentale prevenire tutte quelle attività che incidono negativamente sulla conservazione della biodiversità e in danno del patrimonio naturale.

Per questo è necessaria una maggior collaborazione e responsabilità da parte dei Comuni nei confronti di tutti gli operatori locali affinché adottino adeguate misure per prevenire ogni possibile attività che metta in pericolo l’ambiente marino, le specie protette ed i rispettivi habitat naturali.

In particolare, il Comando ritiene conformi alle norme vigenti le operazioni di manutenzione ordinaria degli arenili quali la raccolta dei rifiuti abbandonati e il livellamento delle spiagge. Vale a dire di quelle operazioni finalizzate ad eliminare la presenza di avvallamenti e

regolarizzare la superficie dell’arenile, e non gli interventi massivi che portano alla totale rimozione di specie vegetali psammofile e di

specie tipiche quali il giglio di mare e l’efreda.

Se le operazioni suddette sono espletate con l’ausilio di mezzi meccanici, con preferenza per quelli cingolati piuttosto che gommati, devono avere l’autorizzazione del Comune. L’esecuzione degli interventi, anche nel periodo precedente la stagione balneare, vanno preventivamente comunicata a all’Autorità Marittima di Cetraro.

Ciò consentirà al Comando di Cetraro e all’Ufficio Locale Marittimo di Paola, non solo di svolgere le istituzionali funzioni di polizia ma anche di porre eventuali ulteriori prescrizioni di competenza in relazione alle modalità esecutive degli interventi (ad esempio in caso di concomitanza con altre particolari attività) nonché di reagire con cognizione alle eventuali segnalazioni che dovessero pervenire.

Si precisa che, qualora la pulizia e sistemazione degli arenili non in concessione sia effettuata direttamente dalle autorità  comunali, le stesse sono pregate di voler comunicare gli stessi dati al Circomare di Cetraro.

I Comuni devono estendere tali disposizioni ai titolari di concessioni demaniali marittime ricadenti nel proprio territorio sui quali ricade l’onere della manutenzione ordinaria (esempio pulizia e livellamento) delle aree concesse e che avranno cura di effettuare la comunicazione dei dati richiesti e corredata dell’autorizzazione comunale all’Ufficio circondariale marittimo di Cetraro.

Sarebbe auspicabile valutare anche il coinvolgimento delle locali associazioni ambientaliste nella divulgazione agli utenti del mare delle direttive dell’Unione europea ,nazionali e locali che tutelano le specie marine protette e le zone sensibili sottoposte a vincoli naturali e paesaggistici, nonché alle aree ricomprese nei siti di interesse comunitario (SIC) e nelle zone di protezione speciale (ZPS) di Rete

Natura 2000.

In ultimo, si richiama l’attenzione sul fatto che “in alcuni punti della costa tirrenica cosentina si sono avute nidificazioni di tartarughe della specie Caretta-Caretta e del Fratino Charadrius Alexandrinus, che nidifica lungo i litorali sabbiosi e ghiaiosi. Pertanto, si raccomanda ai Comuni, tenendo conto delle scorse esperienze maturate, di non autorizzare la pulizia spiagge e il livellamento con mezzi meccanici nei suddetti tratti di litorale, che potrebbero arrecare potenziali danni a nidi, ma di autorizzare solo l’uso di strumenti alternativi.

L’attività con mezzi meccanici, che durante il periodo estivo coincide con la stagione di nidificazione, rappresenta una minaccia per le femmine di tartarughe durante le fasi di deposizione, per i nidi durante lo sviluppo embrionale e per l’emersione dei piccoli dal nido.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

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