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Il Comitato Fuori i Veleni Crotone Vuole Vivere ha incontrato il Prefetto

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Una immagine di Crotone

CROTONE – Si è tenuto nella giornata odierna un incontro di una delegazione del Comitato Fuori i Veleni Crotone Vuole Vivere presso la Prefettura durante il quale:

  • Sono state consegnate la Petizione lanciata il 06.04.2024 dal Comitato con riferimento alla CDS del 3 maggio 2024 e le firme raccolte in modalità on line e cartacea;
  • E’ stata consegnata la nota del Comitato al Consiglio Regionale del 20 maggio 2024;
  • E’ stata consegnata la lettera odierna al Presidente della Regione Calabria, e per conoscenza alla Giunta Regionale ed ai Consiglieri Regionali di maggioranza ed opposizione, in cui si chiede, la sospensione degli effetti e dell’efficacia del Piano Regionale dei Rifiuti in ragione delle gravi conseguenze che questo potrebbe avere per il territorio di Crotone il cui ambiente è già fortemente compromesso, e sottoposto già a forti pressioni epidemiologiche sanitarie, nonché l’avvio straordinario di una Valutazione Ambientale Strategica di tutto il territorio crotonese;
  • E’ stata ribadita la richiesta formulata con l’inoltro del 06.2024 delle osservazioni alla CDS del 26.06.2024, di intervento ex art. 3 quinquies D.Lgs. 152/2006, per cui anche le Regioni possono per es. adottare forme di tutela più restrittive qualora lo richiedano situazioni particolari del territorio, al fine di assicurare la condizioni minime essenziali per tutelare l’ambiente e la salute umana; e la richiesta più specifica di intervento statale in caso didanno o minaccia di danno ambientale rivolta alla Prefettura ex art. 309 D.Lgs 152/2006.

Infine, è stato ringraziato il Prefetto e la Prefettura per il vigile e costante controllo effettuato sul territorio, anche alla luce delle preoccupanti dichiarazioni di alcuni organi istituzionali che insinuerebbero il sospetto che Crotone si già meta incontrollata di rifiuti speciali e pericolosissimi.

Nella lettera scritta dal Comitato al presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, si legge:

“Con riferimento all’imminente conferenza di servizi decisoria che si terrà il 26 giugno prossimo, il COMITATO FUORI I VELENI CROTONE VUOLE VIVERE, anche alla luce delle manifestata volontà durante il recente incontro con le sigle sindacali CGIL CISL e UIL, Le chiede di voler valutare, tenendo conto delle gravi criticità epidemiologiche ed ambientali che riguardano principalmente il territorio di Crotone, l’adozione di un provvedimento straordinario finalizzato alla sospensione degli effetti e dell’efficacia del nuovo piano dei rifiuti regionale in attesa delle modifiche indispensabili e necessarie.

Tale richiesta è coerente con la mozione n. 58 del Consiglio Regionale del 22.06.2024 che La impegnava a:
– Coordinare l’insieme delle IsƟtuzioni Calabresi tese a contrastare anche in sede giudiziaria il
tentaƟvo di ENI REWIND SPA di stravolgere il deliberato della conferenza dei servizi POB Fase
2;
– Sostenere in sede governativa e nello specifico tramite il Ministero dell’Ambiente, il
Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico, le ragioni delle IsƟtuzioni
Calabresi.

Con l’occasione si sottolinea anche la necessità, in sede di CDS, di un coordinamento delle istituzioni locali finalizzato ad una univoca richiesta che contrasti con forza il tentativo di ENI Rewind di modificare il POB Fase 2 approvato il 24 Ottobre 2019, per come si evince dalla nuova proposta presentata e posta all’odg della CDS del 26 giugno. Ciò anche in considerazione che nulla è cambiato per giustificare detta modifica, piuttosto bisogna evidenziare il mancato rispetto sulla bonifica delle prescrizioni del DM del 03 marzo 2020.

Si chiede, inoltre, al fine di “proteggere la salute umana, contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita, provvedere al mantenimento delle specie e conservare la capacità di riproduzione dell’ecosistema in quanto risorsa essenziale per la vita” (come da art. 1 del Regolamento Regionale delle Procedure di valutazione d’Impatto Ambientale…) di voler avviare, vista la grave situazione sanitaria del nostro territorio, una Valutazione Ambientale Strategica preventiva del territorio già sito SIN, sospendendo in via cautelare qualsiasi attività ed autorizzazione che non abbia scontato una valutazione complessiva, cumulativa, preventiva e precauzionale sulla salute e sulla vita dei crotonesi.

Il Comitato, inoltre, fa presente che tali richieste trovano giustificazione anche nell’allarme sociale in atto, che è conseguenza dell’aumento delle “morti sospette”, e di una condizione generale di compromissione delle condizioni ambientali del territorio che attende da un tempo intollerabilmente lungo la bonifica”. 

stefaniasapienza@calabriainchieste.it