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Il Comune di Paola “sfratta” la Croce Rossa: Fuscaldo offre una nuova sede

I volontari intimati a liberare e abbandonare, entro il 27 giugno 2024, i locali siti in via Colonne. La CRI «supporta oltre 200 persone vulnerabili sul territorio, che da adesso rimarranno senza un punto di riferimento»

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PAOLA (Cs) – Nei giorni scorsi la Croce Rossa Italiana Comitato di Paola ha ricevuto un atto dal Comune di Paola in cui è stata intimata a liberare e abbandonare, entro il 27 giugno 2024, i locali siti in via Colonne 10, dove si trova la sede legale e operativa del Comitato da molti anni.

La struttura dell’ex Istituto Professionale, di proprietà della Provincia e in comodato d’uso al Comune di Paola, è stata infatti acquistata dall’Asp cosentina nei mesi scorsi.

«In questo tempo, però – si legge in una nota – nessuno si è preoccupato di informare la CRI di Paola che si è vista recapitare uno “sfratto” in tempi estremamente brevi».

Il Presidente della CRI di Paola, Menotti Scerra, dichiara di essersi recato dal Sindaco di Paola, non appena ricevuto l’atto, per chiedere maggiori informazioni ma soprattutto un supporto ed una risoluzione a questa situazione di notevole difficoltà.

«Lo stesso Sindaco di Paola – spiega la Cri – ha comunicato la mancata disponibilità di locali e magazzini da parte del Comune di Paola, anche ad uso temporaneo, non proponendo nessuna soluzione alternativa e non impegnandosi per la ricerca di una soluzione insieme all’Associazione».

Di conseguenza la CRI, si è trovata costretta a dover dare mandato al legale di fiducia  Luigi Calabria per tutelare i propri interessi.

L’avvocato Calabria si è subito attivato ed ha richiesto una proroga per il rilascio dei locali, così da consentire alla CRI di reperire un luogo dove trasferire beni e materiali necessari per il proseguimento delle proprie attività.

La CRI infatti resterebbe solo con una stanza all’interno del Centro Operativo Comunale di Paola di Protezione Civile, ma allo stato attuale «non risulta sufficiente a svolgere tutte le attività in essere che il Comitato svolge quotidianamente, né tantomeno a contenere tutte le attrezzature, presidi socio sanitari, i materiali e i beni da destinare alla popolazione vulnerabile».

«L’unica certezza in questa brutta storia è che la Croce Rossa di Paola dovrà fare le valigie, e rimarrà senza sede legale e operativa fino a data da destinarsi e che con ogni probabilità il Comune di Paola perderà un presidio importante, quale la sede legale della CRI.

Questo causerà il blocco delle tante attività socio-sanitarie che promuove sul territorio da oltre 30 anni».

Nella sede CRI di via Colonne infatti è attivo uno Sportello Sociale che accoglie persone vulnerabili e distribuisce mensilmente pacchi alimentari e altri prodotti di prima necessità non alimentari.

Sono inoltre attivi un progetto di Servizio Civile Universale, il progetto “Tutti Possono” finanziato da Regione Calabria e MLPS che coinvolge persone con disabilità motoria, e una convenzione con l’UEPE per lo svolgimento di attività di messa alla prova.

In totale la CRI di Paola «supporta oltre 200 persone vulnerabili sul territorio, che da adesso rimarranno senza un punto di riferimento, e ci sono da considerare anche gli oltre 100 Volontari che rimarranno senza sede.

Grazie comunque all’intervento del legale di fiducia, sono stati presi contatti con il Comune di Fuscaldo, che per tramite del sindaco Giacomo Middea, si è subito reso disponibile a risolvere questa spiacevole situazione, impegnandosi concretamente nel rendere disponibile nel breve tempo un locale consono ed adeguato alle esigenze del Comitato di Croce Rossa».

V’è da dire, infine, che nel periodo Covid la CRI ha ricevuto un encomio ufficiale dal Comune di Paola per migliaia di interventi realizzati dai Volontari negli anni della pandemia; ora, invece, si ritrova a ricevere dallo stesso Comune uno sfratto che bloccherà tutte le attività socio-sanitarie.